Chiude l’OVS di Sulmona. La Cgil lancia l’allarme e chiede un incontro al Comune

SULMONA – Chiusura del punto vendita OVS di Sulmona, allarme dei sindacati e richiesta immediata di incontro con il settore commercio del Comune.

La Cgil di L’Aquila e di Sulmona, infatti, ha diffuso una nota con la quale, oltre a nutrire molte perplessità addotte per la chiusura del punto vendita, lancia l’allarme commercio in città, e non solo, e chiede un incontro immediato per iniziare a vedere soluzioni e, soprattutto, iniziative per salvare i posti di lavoro.

Questa la nota della Cgil: «La Filcams Cgil dell’Aquila , in riferimento all’annuncio della prossima chiusura (16/01/2021) del punto vendita OVS ex Standa a Sulmona, esprime grande disappunto nei confronti della stessa società.

Lasciano il tempo che trovano le motivazioni dell’affitto troppo caro in quanto, secondo noi, prima di arrivare a certe considerazioni, sono necessari i relativi confronti con le OO.SS. di settore per affrontare le eventuali criticità del caso. Pertanto, riteniamo che tale decisione sia il frutto più di un piano industriale che di altro. E tutto ciò avrà, come conseguenza inevitabile, l’ennesimo problema sociale e occupazionale  che attanaglia da anni il territorio della Valle Peligna ed in modo particolare per la Città di Sulmona. Inoltre, facciamo  presente che l’Amministrazione Comunale non può  discostarsi da certe preoccupazioni , ma al contrario riteniamo necessario  ed urgente aprire un tavolo di confronto, del quale l’Amministrazione Comunale stessa  di Sulmona dove  farsi promotrice. Convocando quindi  a stretto giro, le Organizzazioni Sindacali del settore Terziario/Commercio in rappresentanza dei lavoratori, oltre alle rappresentanze datoriali (Confcommercio, Confesercenti  e Federdistribuzione), affinché vengano affrontate le criticità che  sta attraversando  il settore del commercio in generale.

Da notizie apparse sul web  in data odierna, come Filcams Cgil  riteniamo inoltre una follia un ipotetico ragionamento sulla eventuale apertura della zona industriale di Sulmona al commercio. Questo in quanto, già  oggi, tutte le aziende del commercio a Sulmona  sono in grandissima sofferenza  con un calo delle vendite che si stima intorno al 20%, che sta costringendo alcune aziende importanti a mettere in capo ammortizzatori sociali difensivi, a fonte di tutelare sia l’occupazione che il reddito dei lavoratori,  con l’auspicio di una possibile  ripresa delle vendite. Ma se si da ancora la possibilità di far nascere nuove attività del commercio, non solo assisteremo ad una grande emorragia di perdita di posti di lavoro,  ma anche problemi sociali legati alla buona  all’occupazione, che dia più diritti e tutele a  chi oggi un attività e un lavoro già ce l’ha. Far nascere nuove attività commerciali non  corrisponde ad un incremento dei posti di lavoro o eventuali profitti per le aziende, ma a più precarietà, a più sfruttamento per i lavoratori, oltre che concorrenza a volte anche sleale che porta inevitabilmente alla chiusura di altre attività, in quanto il bacino di utenza è  sempre lo stesso. Anzi, dagli ultimi censimenti fatti in Valle Peligna e su Sulmona, la densità di  popolazione  risulta essere in diminuzione rispetto agli ultimi 20 anni.

Pertanto  come Filcams Cgil dell’Aquila chiediamo alla spettabile Aministrazione Comunale di Sulmona l’urgente apertura di un tavolo di confronto sulle criticità del settore commercio». Filcams- Cgil di L’Aquila, Luigi Antonetti.

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