Contrabbando di alcol scoperto dalla Guardia di Finanza di Termoli. Torna d’attualità una forma di criminalità di circa un secolo fa

TERMOLI – Potrebbe essere scambiata tranquillamente per una notizia di un secolo fa esatto. Tempi del contrabbando pacioccone del sud Italia, quando, sui famosi motoscafi blu, improvvisati banditi-contrabbandieri portavano alcol e sigarette. Ma anche sfondo di film americani sul proibizionismo, con le gang criminali e mafiose dell’epoca che si contendevano le strade per la gestione degli alcolici nei locali degli States.

I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Termoli, infatti, hanno proceduto, all’esito di una serie di pedinamenti ed appostamenti, al sequestro di una partita di prodotti alcolici di contrabbando.

I prodotti sequestrati, 60 bottiglie di alcole puro ad uso alimentare, con un grado di purezza pari al 96°, recavano falsi contrassegni di assolvimento dell’accisa, oltre che l’etichettatura commerciale contraffatta di due noti distributori nazionali.

Inoltre, il prodotto era posto in vendita senza la prescritta documentazione, ad ulteriore riprova dell’illecita provenienza.

Tali illecite condotte, oltre ad un evidente danno all’erario in termini di gettito impositivo, producono effetti distorsivi alle regole della libera concorrenza. Del resto, tale settore merceologico, vista la notevole redditività dei prodotti commercializzati, risulta spesso oggetto di infiltrazioni della criminalità organizzata.

Come sosteneva, qualche decennio fa, un illustre economista italiano, il più grande progresso per l’umanità passerà per un ritorno al passato. Una lezione che, evidentemente, la criminalità sta cercando di mettere in atto.

Il soggetto nei cui confronti è stato operato il sequestro, intanto, è stato segnalato alla Procura di Larino, per il proseguimento delle indagini e le successive fasi del procedimento penale che ne scaturirà.