“Cuore Nero”: personale dell’artista Donatella Giagnacovo nello spazio d’arte La Dama di Capestrano

Un appuntamento da non perdere quello fissato al 30 settembre alle ore 18 presso La Dama di Capestrano – Spazio d’Arte Multidisciplinare  a Capestrano (AQ), per intervenire alla inaugurazione della mostra “CUORE NERO” dell’artista Donatella Giagnacovo e che vede Barbara Pavan quale curatrice dell’esposizione.

La mostra sarà visitabile fino al 26 novembre 2023, venerdì e sabato dalle ore 17 alle 20 e domenica dalle ore 11 alle ore 13.

Cuore nero è immagine forte, quasi un pugno nello stomaco; un cuore di norma è rosso di vita, rutilante di energia; in questo titolo, senza ombra di dubbio, è nero quale rappresentazione del tradimento, di tutti i tradimenti che trova alla fine purificazione e catarsi.

La grande installazione modulare preparata dalla Giagnacovo richiama tutte quelle situazioni – sentimenti, stati d’animo, rapporti, sogni, progetti, aspettative – che rimandano “uno sguardo sul fondo della realtà, sul suo lato nascosto che fatichiamo a decifrare, il suo cuore nero che non vogliamo indagare, di cui preferiamo non ammettere l’esistenza fino a quando, precipitando, dobbiamo necessariamente scoprirlo”.

Per quanto ciò che viene rappresentato è, per quanto attiene la forma, semplicemente figurativo,  se si osserva bene, ci si accorge che si tratta di cuori che offrono una visione concettuale e quindi, una lettura fortemente simbolica, “tradiscono la propria essenza o, per meglio dire, sono l’essenza ultima e autentica di una narrazione che appare altra in superficie, la natura e la sostanza di quell’ombra oscura che vestendo l’umanità dell’individuo ne rivela, paradossalmente, la sua nuda verità”.

La ricerca del nucleo di sentimenti ed emozioni pone l’artista a sezionare – scavando tra pieghe e sfumature  – eventi, fenomeni e comportamenti individuali e collettivi per individuare e raccogliere “l’anomalia delle definizioni che non coincidono con la manifestazione reale che pretendono di identificare, che tradiscono il significato che ne è all’origine, lo spirito della promessa che il termine contiene e garantisce qual è la convergenza semantica – ad esempio – tra amore e omicidio, tra empatia e sopraffazione, tra amore e stupro, tra cura e sfruttamento, tra rispetto e possesso”.

La presentazione di cuori – diversi per forma, materiale e colore – permette all’artista di andare oltre le espressioni linguisticamente convenute, di predisporre un archivio della consapevolezza e di leggere attraverso una sorta di lente di ingrandimento, “l’erbario delle malerbe per giungere al  minimo dettaglio e alla loro crudezza” e penetrare, appunto, al ‘cuore’ della responsabilità di ogni tradimento che sia  di senso, di valore, di prospettiva.

La scelta dell’installazione ha favorito un ambiente raccolto e secondario dove sono evidenti e sopravvivono le tracce e la memoria di altre vite.

Lo spazio di esposizione della mostra La mostra “Cuore Nero” – separato – si pone così, all’interno del suo spazio separato, a dialogare in intimità con l’osservatore. La separazione dello spazio ne fa qualcosa di sacro all’interno del quale  “si consuma un rito catartico, una purificazione della parola che ritrova il suo senso pieno e coerente, liberato dalle degenerazioni e dai fraintendimenti”.

L’ultimo cuore del percorso – cuore di pane – richiamandosi alle radici cristiane dell’immaginario collettivo vuole esprimere  “l’amore elevato alla sua massima potenza, quella divina che nella divisione e condivisione con l’altro diventa rito di rinascita e di speranza, nutrimento, vita.”

Donatella Giagnacovo consegue il diploma presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila e specializzazioni e abilitazioni per l’insegnamento di materie artistiche. Ha svolto attività di docenza di Discipline Pittoriche per il Liceo Artistico e di Laboratorio di Disegno e Didattica dell’Arte e dell’Immagine presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Attenta alle dinamiche sociali, propone installazioni e azioni partecipate come “Dolor et Spes” e “I 99” dedicate alla sua città a seguito del sisma del 2009.  Recenti partecipazioni: “Inspiration“, a cura di Erny Piret, Janina Monkute-Marks Museum, Lituania; “Luco”, mostra internazionale, a cura di Barbara Pavan, Galleria Italia, L’Aquila; “Unclassifiable” a cura di ArtOUT, Sala delle Pietre, Todi; “Dal buio alla luce” Azione performativa, piazza del Popolo, Roma; “Il peso del vuoto”, personale, SCD Textile&Art Studio, Perugia; The XS Project, Galleria d’Arte Tessile Contemporanea Gina Morandini, Maniago; “Onora il padre”, performance; “Una ogni undici minuti” SYART festival internazionale, Villa Fiorentino, Sorrento; “Natus  Iterum” Gagliano, Catanzaro; “Anti-camere”, a cura di Lara Caccia, Corciano PG; Seminiamo Arte, MuBAQ Museo dei Bambini di L’Aquila, Fossa; “Di Bianche Spine” L’Aquila, F’Art Spazio Arti Visive Contemporanee.

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