Da Ch’melnyskyj in Ucraina fino a Celano per coronare un sogno. Una storia fantastica fra arte, cucina e voglia di farcela

AVEZZANO – Aveva solo 26 anni quando una giovane ucraina, colma di entusiasmo, aspettative e bisogno, lasciando, con le lacrime agli occhi e il cuore a pezzi, suo figlio Roman di 5 anni, che chiameremo Nataliya, lasciava Ch’melnyskyj, città a ovest dell’Ucraina, per approdare a Celano, ridente centro dell’interland marsicano.

Una giovane, con studi universitari in economia e contabilità e un soft skill in materia alimentare e gastronomia, si ritrova, per più di sette anni, in compagnia solo della sua grande energia e forza d’animo, ad affrontare la vita quotidiana.

Cambierà spesso lavoro, dalla cameriera, alla badante passando per addetta ad una macelleria, per darsi pian piano, con l’aiuto di pochi affettuosi amici, una sempre migliore prospettiva di vita.

Tanti sacrifici e sudore, compiuti principalmente per il proprio piccolo figliolo, fin quando, non trova lavoro in un ristorante di Celano e qui la sua visione della vita muta e diviene carica di ottimismo.

Stimolata anche dal suo datore di lavoro e titolare del ristorante, mette a frutto le conoscenze pregresse acquisite in patria e le valorizza in una sempre crescente passione per la cucina italiana, tanto che le sue idee fantasiose hanno catturato sempre di più l’attenzione dei clienti del ristorante, che oggi apprezzano la sua abilità nel combinare sapori tradizionali abruzzesi con prodotti e nuove idee culinarie.

Creme allo zafferano, si fondono con sapori intensi e profumati di formaggi provenienti da tutta Europa, deliziosi salumi di nicchia si combinano con ottimi vini, ravioli manipolati e con carni “brasato e stufati”, capaci di elettrizzare vista e papille gustative.

La chef, che preferisce rimanere anonima, Natalya è un nome di fantasia, oggi afferma che il suo obiettivo è quello di fondere aspetti della cucina ucraina con quella italiana, combinandola con i sapori locali.

Aggiunge che la cucina è una forma d’arte e che ogni piatto deve essere preparato con cura ed attenzione ai dettagli per rendere piacevole il momento gustativo.

Il ristorante in cui lavora la giovane chef è diventato famoso per i suoi piatti fantasiosi e gustosi, che combinano ingredienti di alta qualità e di varie provenienze con tecniche di cucina tradizionali ed innovative, realizzando un mix di piatti con un quid capace di impressionare tutti i nostri sensi.

Ha anche detto che è grata per l’opportunità di lavorare in Italia, di imparare dai cuochi locali e che l’Italia è un paese meraviglioso, con una cultura culinaria ricca e variegata, per cui spera di poter continuare a lavorare qui per molti anni a venire.”

Noi tutti assistiamo e ascoltiamo continuamente cattive notizie ed è piacevole, questa volta, sorridere per “un sogno che si è realizzato, ma che non è ancora terminato”.

p/m