Fra speranza e utopia. Si vola alto al Castello Orsini di Avezzano con Matteo Saudino il “prof” che ha portato la filosofia sui social

AVEZZANO – Non è stato un pomeriggio come tanti altri, quello di oggi al Castello Orsini di Avezzano che ha visto protagonista Matteo Saudino, il professore torinese che è riuscito a portare la filosofia sui social.

Organizzato dal Rotary di Avezzano, l’incontro, che ha visto una foltissima partecipazione di pubblico, ha visto la presenza di Patrizia Marziale, Prefetto del Rotary Club Avezzano, del Presidente Rotary Antonio Manna e del Sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio.

L’iniziativa ha visto il Patrocinio del Comune di Avezzano e la partecipazione di Furvia, Rotary Club Avezzano, Interact e Rotaract.

L’incontro è stato introdotto dalla psicologa Gioconda Pompei. Subito dopo, quindi, è iniziato l’intervento del professor Matteo Saudino che ha parlato della filosofia che coinvolge i giovani, radicata nel passato ma prepotentemente attuale, comunque ricca e connessa con la filosofia che ha prodotto lo sviluppo del pensiero, quella vera e basilare.

Matteo Saudino, torinese, è professore di filosofia al liceo “Gioberti” del capoluogo piemontese ed è anche il protagonista del canale YouTube “Barbasofia” con il quale, in questi ultimi anni, ha fatto conoscere, spiegato, divulgato e fatto amare il pensiero filosofico, inteso come ispiratore, spiegazione e metodo per capire, conoscere e trasformare la realtà.

La riflessione portata da Saudino ha riguardato il giorni di oggi, partendo da riflessioni e concetti di ieri, e ha visto coniugare la “speranza” con il concetto di utopia.

Dall’utopia di Nietzsche, quella che porta l’uomo all’individualismo e ad una sorta iperautodeterminazione, con il mito dello sviluppo tecnologico senza fine che non pone più limiti all’uomo che pensa di non aver più bisogno del concetto del “senso dell’esistenza”, all’utopia rivoluzionaria di Marx, basata, invece, sulla critica della società e dei modelli che propone, per aspirare ad una società diversa e basata su principi diversi, opposti all’individualismo.

Un pomeriggio “alto” insomma, dove il pensiero, quello che ha prodotto il mondo attuale ed è stato a centro e motore delle grandi trasformazioni della civiltà umana, oggi un po’ in degrado a dire il vero, per un momento è tronato felice protagonista. Una strada indicata ai più giovani, oggi più che mai speranza dell’umanità.