Gestione dei rifiuti urbani. I Sindacati in Regione: «Si salvaguardino le società pubbliche garanzia di equità, qualità e lavoro buono»

PESCARA – Preferire aziende e consorzi pubblici per la gestione dei rifiuti in Abruzzo, e non i privati, essendo il pubblico garanzia di servizio di qualità, tariffe eque e condizioni di lavoro giuste e garantite.
Questa la posizione di tutte le sigle sindacali di categoria al termine dell’incontro svoltosi oggi in Regione, in sede di Conferenza dei Capigruppo in Consiglio regionale.
Una posizione che va a cozzare di punta con le scelte già operate in molte parti d’Abruzzo, anche in comuni molto importanti. Questa la nota diffusa dei sindacati di categoria aderenti a Cgil, Cisl, Uil Ugl e dalla Fiadel.
«Nell’ambito di un confronto con la Conferenza dei Capigruppo del Consiglio regionale, come Segreterie sindacali del comparto abbiamo rappresentato l’assoluta necessità di una tutela delle Società pubbliche che operano nel settore.
Una presa di posizione che scaturisce da quanto evidenziato nelle linee guida dell’Autorità regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti che prevedono come unico sistema di regolazione la gara a doppio oggetto per l’individuazione di un socio privato l’unica tipologia di affidamento dei servizi, sistema che non terrebbe conto delle realtà pubbliche che operano in alcuni territori con risultati eccellenti.
Il Sistema pubblico spesso garantisce qualità, giuste condizioni di lavoro e la garanzia di azioni che siano sostenibili dal punto di vista ambientale, garantendo un servizio ai cittadini a tariffe eque.
Dalla dinamica della discussione è invece emerso, da parte della Presidenza della Conferenza, un evidente indirizzo propenso a condividere l’impostazione individuata da AGIR, senza reali motivazioni a sostegno di tale posizione e senza tenere conto di quanto previsto all’art. 17 del Dlgs 201/22 in tema di verifica preventiva di una qualificata motivazione che dia espressamente conto delle ragioni del mancato ricorso al mercato ai fini di un’efficiente gestione del servizio.
Riscontriamo positivamente l’impegno assunto dal Consigliere Nicola Campitelli, con delega del Consiglio a seguire la materia, a nome della maggioranza di aprire un tavolo di confronto con l’Assessore con delega per la Giunta, l’Agir e le organizzazioni sindacali di categoria e confederali.
Riteniamo, a ragion veduta, che una riforma della gestione dei rifiuti di tale portata non può esimersi dal confronto con le parti sociali, in virtù delle evidenti e conseguenziali ricadute sulle lavoratrici ed i lavoratori dell’ intero comparto dell’igiene urbana abruzzese.
Per quanto riguarda il Protocollo d’intesa Agir, Anci Abruzzo e sindacati del 23 febbraio 2024 sul vincolo del Ccnl di settore quale elemento regolatore del rapporto di lavoro che avevamo chiesto di rendere di grado legislativo attraverso una disposizione che lo assumesse quale norma regionale, registriamo l’apertura ad una riflessione al riguardo.
Pur apprezzando l’apertura di un tavolo di confronto sul tema, l’orientamento verso forme di privatizzazione di un settore di assoluta importanza per il sistema economico regionale ci impone di tenere alta l’attenzione attraverso assemblee, eventuali proclamazioni di stato di agitazione, fino a non escludere uno sciopero regionale di settore.
E’ importante, infine, che i Comuni non approvino le Linee guida del piano per la gestione integrata dei rifiuti urbani così come proposte dall’Agir ma che si apra su di esse una seria riflessione che salvaguardi le Società Pubbliche». Fp-Cgil, Fusari e Da Silva – Fit-Cisl, Mascitti e Pozzi – Uiltrasporti, Cipriani e Marcotullio – Fiadel, Cicco e Ciurlino – Ugl-Psa, Bussolotti e Donatelli.