Green Pass, Caro Energia e Delinquenza. Il cappio al collo che sta stringendo il commercio ad Avezzano

AVEZZANO – Non solo Green Pass e Caro Bollette alla base della pesante crisi del commercio ad Avezzano. Anche l’insicurezza sta facendo la sua parte.

Solo nella scorsa notte sono state due le vetrine “spaccate” da vandali o malviventi che magari volevano tentare qualche furto.

Danni pratici costosi, ma anche una situazione psicologica pesante per chi la mattina si alza presto per lavorare e resta nella sua attività almeno mezza giornata. E magari vedendo anche poche persone.

Insomma, una situazione davvero angosciante che mostra in tutta la sua crudezza lo stato di decadenza in cui stanno precipitando la città e la Marsica intera.

Sulla questione interviene Giuliana Di Pasquale, imprenditrice di Avezzano e rappresentante di punta dei commercianti del centro città, candidata alle ultime elezioni comunali che ha sfiorato l’elezione.

L’imprenditrice Giuliana Di Pasquale si fa portavoce dei disagi dei commercianti di Avezzano

Giuliana Di Pasquale

«Di recente hanno chiuso il pastificio “ANTICA MASSERIA” di via Mazzini; PIADILAND a ridosso di piazza Risorgimento ed oggi “ATTACCHI DI PANE” a Piazza del Mercato. Ed altri ancora ce ne saranno.

Siamo nel pieno del centro cittadino – dice Giuliana Di Pasquale – ed il dramma è che parliamo di attività artigianali specializzate in intolleranze alimentari, produttrici e fornitrici di beni di “prima necessità”, quindi il grido di allarme dovrebbe essere molto preoccupante!

Il rischio, se non si interviene in qualche modo a sostegno, è solo la deriva verso l’aumento della povertà.

“Ci sentiamo abbandonati

in una città in abbandono”

I commercianti sono gente dignitosa, non sono abituati a chiedere, ma oltre la dignità poi resta solo la necessità.

Lo sappiamo bene che la pandemia ed i rincari non hanno aiutato, e che le responsabilità stanno ad ogni livello di amministrazione, ma ora un programma di intervento questa Amministrazione deve necessariamente metterlo in piedi!

Ci sentiamo abbandonati – conclude – dentro una città in “stato di abbandono” con ripetuti episodi di “vetrine spaccate” e niente su cui contare».

Insomma, senza giri di parole, il sistema commercio di Avezzano sta crollando ed è sempre stato uno dei fondamenti economici della città, ma anche del territorio.

Chi di dovere, in primis le istituzioni locali, deve capire che è ora di rilanciare una vertenza del territorio, vittima di spoliazioni, riduzioni, ridimensionamenti e di una totale mancanza di investimenti e progetti.

Avezzano e la Marsica rischiano l’impoverimento, la desertificazione e la fuga dei giovani

Così si rischia di impoverire la Marsica e i giovani ad andare altrove.

Inoltre, e questo vogliamo sottolinearlo, la chiusura di esercizi che offrono prodotti per chi ha problemi di alimentazione, provocherà anche grossi disagi ad una fetta importante della popolazione.

Sembra giunta l’ora nella quale chi è stato votato per governare, lo faccia concretamente, senza badare a interessi individuali e di “parrocchia”.

Diversamente si rassegni all’incapacità di affrontare questa complessa situazione e lasci il compito ad altri.

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