Imprenditore denunciato per illecita gestione dei rifiuti da falegameria a Contigliano
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CONTIGLIANO – Il legale rappresentante di un opificio è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Rieti, in quanto ritenuto responsabile dell’ipotesi di reato di gestione illecita di rifiuti speciali, pericolosi e non, per il quale è previsto l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda fino a 26.000 euro.
Nel corso dell’attività di vigilanza relativa alla corretta gestione dei rifiuti e a seguito di alcune denunce che segnalavano la presenza di miasmi tipici della plastica bruciata, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Contigliano avevano sottoposto a controllo la falegnameria industriale, riscontrando delle incongruenze nella contabilità, tali da far ritenere che parte dei rifiuti speciali prodotti venissero gestiti illecitamente.
I residui della lavorazione del legno, anche quelli preventivamente trattati con vernici e isolanti, venivano infatti smaltiti “in casa”, presso un impianto di incenerimento interno non dotato di autorizzazione, e per questo illegale.
Inoltre, i Carabinieri forestali hanno rinvenuto circa un quintale di rifiuti liquidi speciali pericolosi stoccati illecitamente, essendo stati violati i termini temporali del deposito preliminare e le prescrizioni tecniche volte ad evitare il potenziale inquinamento conseguente a sversamenti accidentali.
Lo smaltimento illecito di rifiuti ha interessato anche altro materiale, considerato non pericoloso, introdotto indebitamente nel circuito degli rifiuti solidi urbani, allo scopo di contrarre i costi aziendali, con conseguente ingiustificato aggravio economico per la collettività.
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L’attività d’indagine dei Carabinieri forestali ha consentito inoltre di ipotizzare che proprio la combustione illecita di legno trattato potesse essere la causa della presenza di gas e fumi molesti lamentata da alcuni cittadini residenti in prossimità della falegnameria.
Per questo motivo, all’imprenditore è stato contestato anche il reato previsto dal Codice penale di “getto pericoloso di cose” per aver emesso nell’aria gas, vapori e polveri capaci di offendere e molestare persone.
Il tema dei rifiuti è oggi di grande attualità, sia per l’inevitabile impatto sull’ambiente, sia per le implicazioni di natura economica e legale.
È per questa ragione che l’azione di repressione, che accompagna quella di prevenzione, assume un ruolo fondamentale e prioritario per i Carabinieri forestali, anche per gli importanti risvolti che questo genere di reati possono produrre sulla salute umana.