L’ Hotel Cristallo di L’Aquila per fronteggiare l’emergenza

L’Aquila– Domani mattina L’hotel Cristallo sarà messo a disposizione della Asl numero 1 e della Protezione civile regionale per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Ad annunciarlo è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che nei giorni scorsi ha inviato una nota indirizzata a Regione, Prefettura e Azienda sanitaria manifestando la disponibilità all’utilizzo della struttura alberghiera per ospitare le persone già risultate positive al Covid19, destinate all’isolamento domiciliare una volta dimesse dall’ospedale San Salvatore ma impossibilitate a tornare nella propria
abitazione per i motivi più diversi (come, ad esempio, la presenza di familiari immunodepressi o anziani e a rischio contagio).

L’immobile, si trova a Fonte Cerreto, a poca distanza dal nucleo storico di Assergi ed è di proprietà del Centro turistico del Gran Sasso, società per azioni pubblica con il Comune dell’Aquila quale unico socio, è stato oggetto di lavori di ristrutturazione terminati nei mesi scorsi ed è, pertanto, immediatamente utilizzabile: già domani mattina le chiavi dell’hotel saranno consegnate alla Protezione civile regionale.

A seguito delle opere di riqualificazione e ristrutturazione l’hotel è composto da 20 camere per un totale di cinquanta posti letto, muniti di tutti i servizi. Gli impianti tecnologici e di riscaldamento sono
di ultima generazione e funzionanti.

“Il Comune dell’Aquila sta facendo la sua parte per fronteggiare l’emergenza coronavirus e mettere a diposizione il Cristallo è un ulteriore dimostrazione di quanto sia importante la collaborazione tra
istituzioni. L’amministratore unico del Centro turistico, Dino Pignatelli, ha condiviso da subito le finalità dell’iniziativa mirata a contrastare il Covid19″ – spiega il sindaco Biondi – “Il mio ringraziamento va al settore Protezione civile dell’ente e
all’assessore Fabrizio Taranta, dirigenti, funzionari e tecnici comunali che senza sosta hanno lavorato per trovare una soluzione di cui beneficerà l’intero sistema sanitario e la comunità aquilana”.

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