Emergenza Coronavirus. E la Marsica continua ad aspettare…

A Regione, Asl e Comune dell’Aquila chiediamo il bollettino dei posti letto non quello dei contagiati, morti e guariti

AVEZZANO – Coronavirus e sanità marsicana, ancora troppe domande e nessuna risposta.

Pescina attende di sapere cosa ne sarà del suo Punto di Primo Intervento e dell’ospedale in generale, a Tagliacozzo anche si attendono indicazioni mentre ad Avezzano si prosegue nella solita incerta, a voler essere buoni, routine.

E oggi altre segnalazioni. Pronto soccorso e triage sarebbero privi di Termoscanner, quelli per misurare la temperatura a distanza, in carenza di Dpi, mascherine, occhiali a norma e quant’altro, per di più in un’ala del Pronto Soccorso qualche cittadino ha lamentato anche del freddo. A tutto ciò, poi, si aggiunga che, sempre su segnalazione di privati cittadini, pare che i cosiddetti “Sospetti Covid”, ovvero quelle persone con sintomi ma che sono in attesa dell’esito del tampone, in mancanza di un ascensore riservato, vengano fatti passare dalla scala esterna all’ospedale e, quindi, dovendo fare almeno una trentina di scalini. Speriamo di essere smentiti al più presto.

Ma si infittisce anche il mistero sulle mascherine inviate dalla Protezione Civile, qualche giorno fa, all’ospedale di Avezzano. Prima vero, poi, smentito, poi affermato che fossero destinate ai familiari di chi era ricoverato. Ieri la voce che erano state ritirate del tutto. Parliamo del foglio di carta casa doppiato e con due tagli laterali per far spazio alle orecchie, in buona sostanza. Un nostro lettore, anche piuttosto arrabbiato, ci ha inviato la foto che pubblichiamo.

Se, come si vede, i visitatori sono invitati a portarsi il “Kit del Covid-19”, da casa, ciò può avere solo due giustificazioni: o che quelle mascherine siano già finite, e pare di no, o che siano state del tutto ritirate e l’unica spiegazione, a quel punto, sarebbe quella della loro inidoneità alla protezione dal virus. In attesa di spiegazioni, restiamo anche in attesa di avere notizie dal Dg Asl Testa, che con noi ha pochi rapporti a dire il vero, per sapere la sua posizione sulla proposta dell’Interporto, sulle questioni degli ospedali di Pescina e Tagliacozzo e su come si vogliano affrontare le mille emergenze dell’ospedale di Avezzano.

Su tutti questi punti, poi, ma anche sui disagi lamentati dai cittadini, attendiamo con fiducia anche di sentire se ha qualcosa da dire, sarebbe meglio ci dicesse di aver fatto concretamente qualche passo, il Commissario Prefettizio di Avezzano, Mauro Passerotti. Il Sindaco, e il Commissario addirittura assume in sé i poteri di Sindaco, Giunta e Consiglio comunale, è la prima autorità sanitaria di una città, e lui, peraltro, è anche funzionario di Prefettura, quindi due vesti assolutamente competenti per intervenire e, magari, iniziare a battere qualche pugno su qualche scrivania. Tanto non si rompono e, pure se fosse, tanto dopo le paghiamo sempre noi ma forse, dopo, almeno avremmo qualche certezza in più.

Infine chiediamo alla Asl, alla Regione e al Comune dell’Aquila di inviare non il solito quotidiano bollettino con la “Conta Infame” di contagiati, morti e guariti, ma una conta che ci interessa molto di più. Quella dei posti letto esistenti, di quelli creati in più e di quelli che si sta cercando di creare per tornare alla situazione di normalità, per lo meno, antecedente ai due disastrosi decenni di gestione, sarebbe meglio dire di distruzione, della sanità pubblica abruzzese.

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