“Niet” di Tagliacozzo Unita al tempio crematorio

TAGLIACOZZO – Un rinnovato, vivace e intenso attivismo, proietta sulla vasta gamma di siti web locali il protagonismo di “Tagliacozzo Unita”.

È la lista di minoranza in consiglio comunale che fa capo ai due consiglieri, Romana Rubeo e Vincenzo Montelisciani. Dopo il recentissimo altolà lanciato a sindaco, Arta e Procura della Repubblica affinché provvedessero immediatamente a perseguire e punire i responsabili dello sversamento di acque putride nel fiume Imele, l’oggetto del comunicato-stampa odierno riguarda il tempio crematorio. Sull’argomento, complesso quanto si vuole, Tagliacozzo Unita aveva chiesto un confronto con la maggioranza che ha aderito – si può dire anche in tempi stretti – alla legittima istanza. Romana Rubeo e Vincenzo Montelisciani hanno definito l’incontro tenutosi ieri mattina con il sindaco, con il responsabile dell’ufficio lavori pubblici ed altri consiglieri di maggioranza, proficuo. Ma il confronto, a loro dire, avrebbe confermato tutti i timori e perplessità già espressi in precedenza.

«Alla luce di quanto ascoltato – scrivono – abbiamo espresso le nostre considerazioni in modo preciso e circostanziato, concludendo alla fine che la proposta di projet financing pervenuta all’Amministrazione, è del tutto irricevibile». E arriva l’ennesimo “niet” all’ennesima iniziativa della Giunta in carica. Nell’immediato dopoguerra e nei decenni della guerra fredda, il “niet” significava il rifiuto espresso dalle autorità sovietiche nei confronti di qualunque tipo di proposta proveniente dai governi occidentali. Inutile illudersi: la minoranza non aderirà mai ad alcuna opera o progetto avanzato dalla maggioranza. È il giochino ricorrente: ti invito al confronto e poi ti stendo con un secco no. Al resto, a dare risonanza, ci pensa la cosiddetta stampa. Il tempio crematorio, lo ripetiamo con forte convinzione, è una innegabile conquista di civiltà. Gli effetti di tale struttura, si sono visti al Nord a seguito della pandemia Covid19. «Insomma – stigmatizzano i due consiglieri di minoranza – questo progetto non porterebbe alcun beneficio sostanziale al nostro paese, a fronte comunque di indubbi aggravi e problemi che dovrebbero essere sopportati dalla popolazione. Pertanto – concludono – il dibattito circa l’opportunità politica di accettare o meno un’opera di questo tipo, non possa nemmeno essere intavolato. Sarebbe privo di senso avviare una discussione su una proposta che non tiene conto di alcun interesse pubblico da salvaguardare e che, dunque, è semplicemente irricevibile». E arrivederci al prossimo “niet”! 

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