Patrizia Vespaziani, Mimmo Emanuele e Antonio Zenadocchio: una mostra d’arte per tornare alla socialità

L’AQUILA – È nei momenti di crisi e di intensa trasformazione sociale e geopolitica che l’arte deve trovare nuove modalità espressive per interpretare il sentimento generale e, se possibile, accendere una speranza.

L’arte deve ripartire dal basso, dalle persone reali e dai loro problemi, abbandonando atteggiamenti autoreferenziali ed ermetici.

È questo lo spirito con cui tre artisti aquilani, Patrizia Vespaziani, Mimmo Emanuele e Antonio Zenadocchio, inaugureranno una mostra all’interno del ristorante aquilano “Lo Scalco” di piazza San Pietro il giorno 24 giugno alle ore 18.

La scelta dell’ambiente non è casuale perché l’isolamento sociale ha caratterizzato la vita di ognuno negli ultimi due anni e c’è un grande bisogno di socializzare in modo informale, quasi familiare, per ritrovare la dimensione umana collettiva.

È qui, e non lontano dalla gente, che l’arte deve riuscire a essere quella bellezza che salverà il mondo ed entrare nei cuori e nelle menti per dire che un altro modo di vivere è possibile.

I tre artisti già collaborano nella bottega d’arte di Mimmo Emanuele in piazza San Marco a L’Aquila.

Bottega nel senso medioevale del termine, luogo in cui fermenta l’arte perché germogli e prosperi in questa città così ricca di testimonianze storiche e artistiche.

Questi propositi hanno trovato un ottimo luogo per esprimersi in un ristorante, Lo Scalco, che si è strutturato nel modo migliore per questo scopo dimostrando di avere ben compreso che il cibo e l’arte hanno molto in comune, essendo entrambi nutrimento.

Del corpo e dello spirito.

Mens sana in corpore sano.

La mostra resterà allestita fino al giorno 5 settembre e sarà aperta al pubblico negli orari di apertura del ristorante.

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