Stadio dei Marsi di Avezzano: al via domani i lavori per la realizzazione del manto sintetico dell’antistadio

AVEZZANO – Via al progetto di sistemazione del terreno dell’antistadio.

Domani iniziano infatti i lavori per realizzare il manto sintetico del campo collocato alle spalle dello stadio dei Marsi di Avezzano.

Gli interventi per il rifacimento del tappeto, in erba sintetica, sono stati affidati all’impresa specializzata di Avezzano di cui è titolare Giovanni Maceroni e sono stati finanziati con fondi erogati dalla società capeggiata dal presidente Andrea Pecorelli.

La tempistica di realizzazione del nuovo prato sintetico oscilla tra i 30 e 45 giorni. Viene così collocata, nel concreto, la prima pietra per giungere alla realizzazione di un piano di più ampio respiro, quello della cittadella dello sport, un progetto elaborato dalla nuova governance del sodalizio biancoverde subito dopo il suo insediamento.

L’antistadio, da anni in attesa di essere sistemato, fungerà così da preziosa struttura di appoggio per gli allenamenti della prima squadra e delle formazioni giovanili.

L’impianto sarà quindi una ‘filiale’ logistica del prospiciente stadio dei marsi e consentirà di pianificare e svolgere al meglio la sedute tecniche e atletiche di allenamento, preservando il manto erboso dello stadio principale (a sua volta in via di rifacimento) che sarà utilizzato solo per gare ufficiali. Una nuova organizzazione di lavoro frutto di una precisa strategia aziendale che si affranca dalle improvvisazioni degli anni scorsi.

“In poche settimane”, dichiara il presidente Pecorelli, “grazie anche alla fattiva collaborazione del Comune di Avezzano, siamo riusciti a passare dalle parole ai fatti e a porre mano a un progetto che ci sta molto a cuore. Siamo convinti che con volontà, rapidità di esecuzione e concretezza sarà possibile introdurre ad Avezzano un nuovo concetto di calcio che vada oltre il mero aspetto tecnico e che riguardi anche i valori dell’educazione sportiva e dell’etica. Prima che sui calciatori bisogna cercare di investire, come ‘costruzione dal basso’, sulla persona”