Su RAI 3 “Transiti di luce” di Giuseppe Smerilli

La trasmissione Buongiorno Regione Abruzzo che va in onda su RAI 3 alle 7:30 della mattina, ha reso omaggio al fotolibro di Giuseppe Smerilli, curato da Pierpaolo Bellucci, dal fascinoso e intrigante titolo “Abruzzo Luoghi e Visione – Transiti di Luce”.

L’opera è costata all’autore un’ incessante e puntigliosa ricerca di luoghi misconosciuti che conservano il segreto fascino dell’impopolarità, intendendo con questo termine la pressoché nulla conoscenza che si ha di essi; vi si ritrovano immagini di santuari, chiese, eremi, monasteri, grotte rupestri e siti naturali che offrono a chi sfogli il fotolibro il racconto di storie e della Storia che hanno attraversato il territorio, svelando quegli aspetti “a volte nascosti nelle pieghe di una storia lontana facilmente percepibile nel silenzio e nella bellezza dei luoghi che si incontrano nelle pagine del libro” – come ha voluto Pierpaolo Bellucci, curatore editoriale del volume e da anni impegnato nella ricerca e nella valorizzazione delle tradizioni e della cultura abruzzese.

I testi che accompagnano gli scatti – tutti eseguiti rigorosamente con Nikon analogica e stampati in bianco e nero – sono stati redatti da esperti, studiosi, conoscitori sia del territorio sia della fotografia questo perché più prezioso fosse il volume e il suo contenuto: Francesco Sabatini, studioso e profondo conoscitore del territorio regionale, Presidente Onorario dell’Accademia della Crusca, Italo Zannier, accademico, storico e pioniere della fotografia italiana, membro della Sociètè Europeènne d’Histoire de la Photographie, Carlo Ossola, filologo e critico letterario, professore di letteratura moderna presso il Collège de France di Parigi, Nicola Gardini, scrittore, critico letterario, docente di letteratura italiana all’Università di Oxford, Monsignor Michele Fusco, Vescovo di Sulmona/Valva, Tiziana D’Acchille, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Dante Marianacci, scrittore e poeta, già responsabile della promozione culturale del Ministero degli Affari Esteri, negli Istituti Italiani di Cultura. 

L’accostamento tra le immagini e i transiti di luce – di cui parla il titolo – sembrerebbe, ad un primo momento, azzardato ma a ben pensare, è la luce che dà contorno, forma, colore. E’ la luce, nel suo accarezzare o colpire gli oggetti, che consente “visioni”. E una visione dura un attimo; quello magico e giusto da catturare e da immortalare in uno scatto fotografico; ; un “carpe diem” che preserva frammenti in continuo mutamento, che racconta di visioni estranee al quotidiano o al consueto e che sono in persistente divenire esattamente come il suo mutevole svelatore, la luce.

I soggetti delle fotografie fanno parte di un “immenso patrimonio, oltre che naturale, di arte e di storia. Decine di siti archeologici, di abbazie, di castelli; luoghi celebri per eventi storici, grandiosi cicli pittorici medievali, una folla di statue dentro e fuori degli edifici”, come ha ben scritto Francesco Sabatini che devono essere ri-conosciuti, conservati,  protetti e valorizzati con lo scopo di renderli fruibili ai contemporanei ma anche ai posteri. Le fotografie sostengono il ritorno al un antico equilibrio in cui natura arte storia dialogavano sottovoce senza sopraffazioni; equilibrio che riporta ad unità essenza e sostanza in un connubio indissolubile.

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