Trasversalità e beghe politiche…

PESCARA – Bagarre politica nella Regione Abruzzo per un progetto che potrebbe consentire, all’Abruzzo, di avere una nuova centralità in un progetto di dimensioni europee in quanto ad importanza.
Un progetto che garantirebbe investimenti e nuove possibilità di sviluppo economico.

Base della progettazione europea della “trasversalità” dei collegamenti anche multimodale
L’idea base di collegamento che coinvolge l’Abruzzo nella trans-modalità trasversale dei colelgamenti e dei trasporti
La proposta del “Corridoio Barcellona-Civitavecchia-Pescara-Ortona-Ploce” e l’interessamento della Regione Abruzzo

Le due immagini precedenti illustrano le caratteristiche generali del progetto che rientra nel progetto più generale di reti di trasporto e mobilità.
Le reti di trasporto trans-europee (in acronimo TEN-T, dall’inglese Trans-European Network – Transport ), delineate dall’Unione Europea, in maniera preveggente, già negli anni Ottanta comprendono:

  • la rete stradale trans-europea;
  • la rete ferroviaria trans-europea;
  • la rete fluviale trans-europea ed i porti per la navigazione interna;
  • la rete di porti marittimi trans-europea;
  • le “autostrade del mare”;
  • la rete aeroportuale trans-europea;
  • la rete combinata di trasporto trans-europea;
  • la rete di informazione e gestione dello spedizionamento trans-europea;
  • la rete di gestione del traffico aereo attraverso il programma SESAR (Single European Sky ATM Research), ove l’acronimo ATM sta per Air Traffic Management;

Oltre alle reti di trasporto, le “reti trans-europee” (TEN) includono anche le “reti di telecomunicazione trans-europee” (eTEN) e le “reti energetiche trans-europee” (TEN-E). Nel 2009 è stato avviato dalla Commissione Europea un ampio processo di revisione della rete TEN-T che ha condotto all’attuale configurazione della rete, con l’obiettivo di realizzare un’effettiva integrazione dei sistemi di trasporto nazionali in un sistema di trasporto europeo e quindi di favorire, attraverso la libera circolazione di persone e merci, il raggiungimento del mercato unico quale presupposto per la crescita economica e per la competitività
dell’Europa. Il programma per lo sviluppo delle Reti di Trasporto Trans-europee (TEN-T), Connecting Europe Facility (CEF), è co- finanziato dalla Commissione Europea mediante appositi bandi di gara mediante i quali vengono selezionati i progetti ritenuti di interesse europeo che maggiormente contribuiscono agli obiettivi del programma. La gestione finanziaria dei progetti e il loro monitoraggio è demandato all’Agenzia esecutiva “Innovation and Netwoks Executive Agency (INEA)”, che per conto della Commissione europea provvede a dare attuazione agli interventi che appartengono alle varie modalità di trasporto (ferroviario, stradale, marittimo e aereo) su cui si articolano le reti trans-europea di trasporto.

L’immagine che segue può fornire una idea della importanza economica dell’intero progetto e delle possibili ricadute sia sull’Italia e, di conseguenza, sulla Regione Abruzzo.

Flussi di merci e di capitali fra Europa ed Extra-Europa

Il progetto di collegamento trasversale si collega al potenziamento della linea ferroviaria Roma-Avezzano-Pescara e al collegamento costiero tra Pescara e Bari-Brindisi-Taranto dove andrebbe a ricadere la connessione con il collegamento transmodale detto Golfo Persico-Mar Rosso-Suez-Porto Said-Porti del Sud d’Italia, come via alternativa verso i porti del Nord Europa (Amburgo ed Ostenda per intendersi).
Il potenziamento della ferrovia sarebbe stato già previsto come voce nel Recovery Plan 2, con una più o meno evidente ostilità aquilana, ma con il parere favorevole di Pescara, Ortona, Sulmona, Lanciano, Vasto-San Salvo e Teramo.
L’Aquila vorrebbe da tempo che ogni collegamento trasversale passasse per il proprio territorio, sia esso interessato da Sulmona verso Terni oppure da Terni direttamente verso Civitavecchia, p ancora attraverso una mega galleria che la collegasse a Carsoli.
Questo è un po’ il preambolo, veniamo ora al contenuto della bagarre preannunciata.
Lo schieramento di centrodestra della Regione Abruzzo ha ieri confermato la totale mancanza di una visione a lungo termine dello sviluppo economico della Regione Abruzzo, infatti, si è avuta la bocciatura, in Consiglio regionale, da parte della III Commissione, della
risoluzione in merito al corridoio europeo trasversale
Tirreno-Adriatico.
Inserire l’Abruzzo nella rete comunitaria Ten-T, con il riconoscimento del Corridoio Barcellona-Civitavecchia-Pescara-Ortona-Ploce, garantirebbe
investimenti e un piano di crescita infrastrutturale di cui la Regione ha, indubbiamente, urgente bisogno. La decisione formulata dallo schieramento di centrodestra, quindi con Lega, Fratelli d’Italia
e Forza Italia hanno, invece, dimostrato di non essere interessati a lavorare per far inserire nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) la realizzazione di un progetto di trasformazione della linea ferroviaria Roma-Pescara che abbia le caratteristiche di una linea ferroviaria intermodale (tra i porti di Civitavecchia e Ortona) ad Alta Capacità, per il trasporto di persone e merci, secondo gli standard europei, oltre a dimostrare di non essere interessati neanche al completamento del Porto di Ortona con i previsti collegamenti viari e ferroviari e le opere di banchinamento e dragaggio. “Tutte opere che, a quanto pare, rimangono bloccate nella vuota propaganda della Giunta Marsilio” – così si esprime Sara Marcozzi del Movimento Cinque Stelle.
La maggioranza – prosegue il capogruppo M5S Marcozzi – oggi ha anche nuovamente rinunciato al passaggio dei porti di Pescara e Ortona all’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia da quella di Ancona, una soluzione che avrebbe fornito un valore aggiunto al Corridoio Tirreno-Adriatico e ai conseguenti benefici economici. A niente sono servite le dichiarazioni del Ministro per il Sud Provenzano quando, mesi fa, aveva confermato che il trasferimento fosse perfettamente compatibile con l’istituzione della Zes, facendo cadere l’unica scusa a cui il centrodestra si era aggrappato per giustificare l’ingiustificabile”.
In questa azione, la componente regionale del PD avrebbe sostenuto l’azione dei M5S, ma resta del tutto incomprensibile l’azione della maggioranza che si può far risalire solo ad una cosa, ovvero alla ostilità aquilana verso qualsiasi progetto che non coinvolga direttamente ed in primis L’Aquila ed il suo territorio…
Ora si attendono le reazioni dei Sindaci delle aree che verrebbero ad essere escluse dalle iniziative del Piano di Sviluppo per la solita limitata visione del mondo tipicamente aquilana…

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