Vastogirardi diventa “Comunità a misura d’Orso”: stipulato un protocollo di intesa con Rewilding Appennines di Gioia dei Marsi e Salviamo l’orso di Montesilvano

VASTOGIRARDI – Vastogirardi, paese dell’Alto Molise in provincia di Isernia, diventa “Comunità a misura d’Orso”.

E’ stato infatti stipulato un protocollo di intesa con le associazioni ‘Rewilding Appennines Ets’ di Gioia dei Marsi (Aquila) e ‘Salviamo l’orso Odv’ di Montesilvano (Pescara) per favorire la convivenza tra uomo e orso bruno marsicano.

La biodiversità del territorio di Vastogirardi e la sua appartenenza alla Riserva MaB Unesco ‘Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise’, rendono infatti l’area di estremo valore per il programma ‘Bear Smart Community’.

La ricorrente presenza dell’orso bruno marsicano, tra cui l’orsa ‘Peppina’ e i suoi cuccioli nel 2018, è testimone fedele della sua funzione essenziale di connessione con le altre aree protette circostanti. “Essere un Comune a ‘Misura d’Orso’ – si legge in una nota del Comune – significa coinvolgere l’intera comunità con consapevolezza e tolleranza.

Una pacifica convivenza è infatti possibile attuando piccole, ma significative misure, come smaltire correttamente la spazzatura, prevenire l’accesso degli orsi ad apiari e stalle tramite recinti elettrificati, raccogliere la frutta matura caduta nei terreni per evitare che l’orso si ingolosisca e sappia dove tornare per cercare cibo, tenere al guinzaglio i cani durante le passeggiate nei boschi. In caso di incontro fortuito con l’orso, mantenere la calma e la distanza indietreggiando lentamente”.

Seguendo dunque le indicazioni che verranno fornite grazie alla collaborazione dell’Amministrazione comunale, del Comitato della ‘Comunità a misura d’Orso’ e della Squadra operativa, la presenza di questo speciale mammifero “non sarà più considerata come un problema, ma come una risorsa, utile sia per assicurare la sopravvivenza dell’orso bruno marsicano sia per realizzare una forma consapevole di turismo ecologico che possa elevare Vastogirardi ad ambasciatore della bellissima e selvaggia natura dell’Appennino centrale”.