Villalago, la storica tabaccheria compie 100 anni.

Villalago- Un racconto fatto di sentimenti e oggetti, di ricordi e racconti che, con il prezioso aiuto della Signora Carmelina, davanti un buon caffè, ci ha permesso di ricostruire la storia di una vita, di una famiglia e del ritorno al lavoro, dopo le dure conseguenze della prima guerra mondiale.

In un cassetto ordinatissimo, lentamente sfilato dal mobile della sala dalla Signora, c’erano tanti fascicoli, oggetti curiosi, una vecchia bandiera del regno d’Italia, riconoscimenti militari ed un diario che ha stimolato non poco la nostra immaginazione e che, durante la lettura, ci ha permesso di scoprire nei dettagli la storia della storica Tabaccheria di Villalago.

Ricostruire e raccontare una storia imprenditoriale che ha radici sociali e culturali tanto lontane quanto importanti è utile per conoscere piccoli ed importanti passaggi storici di un secolo che ha cambiato radicalmente l’assetto dell’Italia. In estrema sintesi proveremo a farlo per omaggiare i cento anni della licenza di “Sali e tabacchi” che negli anni diventò il punto di riferimento del paese, un luogo di incontro per acquistare quotidiani, riviste, alimentari, bevande, tabacco, sigari e molto altro.

Cesidio grossi seduto fuori la storica tabaccheria di Villalago. La sedia è stata ristrutturata ed oggi è un grazioso porta vasi con fiori colorati.

Una storia che parte nel 1918, dopo che, il 4 novembre dello stesso anno, il capo di Stato Maggiore, Armando Vittorio Diaz, rilasciò l’ultimo bollettino di guerra, il n. 1268 che sancì la vittoria dell’esercito italiano su quello austro-ungarico, decretando di fatto la fine della I Guerra Mondiale per l’Italia. Inutile ricordare che negli anni della guerra tutte le risorse, umane e materiali, furono sfruttate al massimo, uomini e ragazzi, poco più che bambini, furono arruolati per essere utilizzati al fronte o in attività economiche di guerra, abbandonando le famiglie e soffocando l’economia già precaria e disperata di città e paesi di un Italia unita ma ancora notevolmente arretrata.

È qui che si inserisce la storia di Cesidio Grossi, nato a Villalago nel 1897 che ad appena 17 anni, fu chiamato alle armi come soldato nella prima guerra mondiale. Durante un operazione venne ferito gravemente alla bocca e ad una gamba da un’arma da fuoco risultando, da quel momento, “invalido civile di prima categoria”.
Grazie alle politiche sul lavoro, attuate già all’epoca dall’Italia, coloro che venivano colpiti fisicamente ed irrimediabilmente, adempiendo al proprio dovere di soldato, con il collocamento obbligatorio dello stato, dovevano essere reintegrati con dignità nel mondo del lavoro, facilitando la carriera nelle amministrazioni pubbliche o attraverso l’assegnazione di rivendite o ricevitorie.

Lettera storica dell’avvenuta concessione.

Per questo motivo, il 3 Agosto 1920, al Signor Grossi, fu recapitata una lettera a firma dell”intendente della Provincia di L’Aquila, con la comunicazione dell’affidamento della concessione della licenza per la gestione delle rivendite di “Generi di monopolio” dello stato nel locale di sua proprietà in Via Sciore Giuseppe n° 30 a Villalago. L’apertura si è tenuta il 20 agosto 1920 e venne gestita da Cesidio fino al 1967, anno nel quale subentrò il figlio Renzo Fulvio che portò avanti l’attività di famiglia fino al 1994. In quell’anno fu venduta al signor Ciancarelli Pierluigi che ancora oggi gestisce l’esercizio commerciale.

La tabaccheria annoverava un gran numero di servizi, svolti con l’ausilio della mitica Bilancia che, al centro del bancone, era la regina del locale e serviva per pesare il tabacco che si vendeva sfuso, il sale, la farina e tanto altro. Storie, documenti ed oggetti che saranno esposti grazie alla famiglia Grossi, davanti la tabaccheria, il giorno 20 agosto, sulla meravigliosa balconata che si affaccia sulla Piazza di Viallalago, simboli che attestano la storicità dell’attività e che fino ad ora erano rimasti custoditi gelosamente.

Renzo Fulvio Grossi dietro il bancone della tabaccheria.

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