A Lama dei Peligni il giardino botanico “Michele Tenore” ospita importanti entità floristiche del Parco Nazionale della Maiella

LAMA DEI PELIGNI – Prendersi cura degli ecosistemi naturali è indispensabile per salvaguardare gli equilibri della terra e, nel Parco Nazionale della Maiella, grandi risorse vegetative alimentano l’interesse regionale incentrandone il diritto e il dovere della tutela. 

Facendo visita a Lama dei Peligni, il giardino botanico “Michele Tenore” – fondato nel 1995 a seicentocinquanta metri di quota, ci sorprenderà per la vastità delle specie di vegetali. 

Riconosciuto dal 2000 come giardino di interesse regionale dalla regione Abruzzo, ha l’intento di far conoscere le piante autoctone, salvaguardando le specie rare o a rischio di estinzione.

Infatti, ne troveremo in visione circa cinquecento, tra le quali, potremo osservare il noto Fiordaliso della Maiella (nome scientifico: Centaurea tenoreana Willk) che tuttavia, essendo a rischio di estinzione, è stato inserito nella categoria “A minor rischio” (LR) delle Liste Rosse nazionale e regionale delle piante d’Italia. 

Fiordaliso della Maiella

Ma grazie alla presenza della Banca del Germoplasma della Maiella, si possono conservare le specie più rare tutelandone il pericolo di estinzione della flora abruzzese. 

Inoltre, ogni anno viene effettuata la raccolta dei semi finalizzata alle operazioni di scambio con altri giardini botanici italiani ed esteri.

Queste entità floristiche sono, pertanto, delle preziose risorse sul nostro “polmone d’Abruzzo”, inducendoci al naturale valore dell’accoglienza. 

Poiché proprio mediante i mutevoli adattamenti delle piante possiamo ritrovarne le espressioni della vita, lasciandoci guidare dagli ambienti che ci ospitano e conformandoci a quelle esigenze rappresentative “sull’ossigenazione morale”.

Questo vale a dire che l’educazione ambientale deve sgorgare su fonti pure e poiché noi possiamo essere un buon filtro purificatore, dobbiamo garantirne l’efficacia sugli equilibri della crescita vegetativa, incentrandone le consapevolezze scientifiche.

Tuttavia, il giardino botanico “Michele Tenore” insieme all’adiacente museo naturalistico “Maurizio Locati” essendo parte integrante del Centro di informazioni del Parco, dona grande importanza alla località. 

Inoltre, prende il nome del botanico napoletano Michele Tenore poiché nel 1831 esplorando la Maiella orientale scoprì numerosi endemismi.

Una sezione del giardino essendo per giunta dedicata a piante officinali ci induce, fantasiosamente, alla storia del passato locale in quanto determinate erbe, essendo state molto utilizzate nel territorio di Lama dei Peligni, si ricollegano ad una notorietà descrittiva del paese ossia: “dei magari” che vale a dire “degli stregoni”.