Autostrade A24 e A25. Salvini accusa i sindaci di Lazio e Abruzzo di strumentalizzazione. Il Comitato risponde: «Onori gli impegni e abbia rispetto»

AVEZZANO – Velenosissimo botta risposta fra il Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, il leader della Lega Matteo Salvini, e il Comitato dei Sindaci di Lazio e Abruzzo che da oltre sei anni è impegnato nella battaglia contro il caro pedaggi sulle autostrade A24 e A25 e per la loro definitiva messa in sicurezza.

Salvini, infatti, ha accusato gli amministratori abruzzesi e laziali di strumentalizzazione politica, per avere incentivato le proteste con l’arrivo di questo governo.

Matteo Salvini

I sindaci delle due regioni, provenienti da aree politiche diverse, respingono al mittente l’accusa e invitano Salvini al rispetto degli impegni istituzionali e a dare priorità alle esigenze dei territori.

Così recita la nota diffusa dal ministero diretto dal leader leghista.

«Il Mit di Matteo Salvini segue con grande attenzione tutte le richieste che arrivano dai territori, e certamente il caso della A24-A25 è tra le priorità. Lo dimostrano, in meno di sei mesi – riferiscono fonti del dicastero -, i tre incontri già organizzati con i primi cittadini (di cui uno ufficiale e due alla presenza di Salvini) e l’intenzione, a breve, di convocare un altro tavolo con la determinazione di discutere soluzioni concrete.

In Italia ci sono 8mila sindaci: l’ambizione del Ministro, sottolineano le stesse fonti, è che a Porta Pia si sentano tutti a casa, ma amareggia e sorprende l’atteggiamento di alcuni amministratori di Abruzzo e Lazio che in pochi mesi hanno polemizzato, manifestato e intimato più di quanto abbiano fatto negli anni precedenti, guarda caso, quando il dicastero aveva un diverso colore politico.

Salvini – conclude la nota del Mit – è impegnato a risolvere i problemi, nessuna polemica condizionerà il lavoro del Ministero».

Questa, invece, la risposta al calor bianco del Comitato dei Sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo al Ministro meneghino.

I Sindaci di Lazio e Abruzzo al Ministero

«I Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo rispediscono al mittente le offese e le accuse di strumentalizzazione politica riportate nel comunicato del Mit.

I Sindaci non “polemizzano”! I Sindaci, da oltre cinque anni, portano avanti una battaglia di civiltà per tutelare i territori che rappresentano, una battaglia che non ha mai avuto un colore politico.

In questi anni – si legge in una nota del Comitato di Sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo – ben cinque ministri e altrettanti governi si sono succeduti e i Sindaci hanno usato per tutti lo stesso metro.

La battaglia prosegue e con essa le manifestazioni e le proteste perché gli impegni assunti vanno rispettati e 118 Sindaci non possono essere presi in giro.

Grazie all’impegno dei Sindaci – prosegue la nota dei Sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo – i pedaggi autostradali sono bloccati al 2017 (ben 5 rincari sono stati evitati).

Ma non è sufficiente: si pretende sicurezza, un equo pedaggio e una convocazione ufficiale per il tavolo istituzionale. E soprattutto – concludono -, si pretende RISPETTO! Priorità alle esigenze dei nostri territori!»