“Carrozzine Determinate”: «L’ospedale è un servizio pubblico essenziale, no alla privatizzazione del Pronto soccorso!»

PESCARA – L’Associazione Carrozzine Determinate si unisce alla protesta della CGIL ed invita tutti i cittadini ad unirsi al presidio organizzato per lunedì 14 novembre alle ore 10,00 a Pescara in Ospedale in Via Fonte Romana (davanti al CUP).

Queta la dichiarazione del Presidente di Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante, che approfitta per lanciare la lotta contro l’eventuale privatizzazione dei servizi sanitari pubblici.

“Le liste di attesa interminabili costringono di fatto le persone con disabilità a ricorrere a medici privati”

«Il sistema sanitario deve essere rimesso al centro del dibattito nazionale e delle politiche del paese. L’emergenza Covid ha ancora una volta messo in evidenza come il prezzo più alto della crisi dei servizi sanitari viene pagato dalle persone fragili e con disabilità.  

Il pronto soccorso di Pescara versa da tempo in una situazione critica, tempi di attesa al di fuori di ogni possibile logica hanno costretto spesso le persone con disabilità ad abbandonare la possibilità di essere visitati anche in situazioni di emergenza.

Le liste di attesa interminabili costringono di fatto le persone con disabilità a ricorrere a medici privati, spesso pur in mancanza di possibilità economiche sufficienti, non considerando che la disabilità è una delle prime cause di impoverimento al mondo.

Claudio Ferrante

Da tempo l’Associazione Carrozzine Determinate aveva richiesto che venisse creata una stanza multisensoriale per accogliere i pazienti con gravi disabilità che hanno necessità di cure o ricoveri urgenti, collegata ad un ambulatorio multidisciplinare per garantire ai pazienti con patologie intellettive o con autismo, la possibilità di ottenere diagnosi e terapie in un ambiente protetto.

Percorsi preferenziali spazi accoglienti, uso di display luminosi alternativi alla chiamata vocale per le persone sorde, percorsi di ascolto del cargiver per comprendere i sintomi delle persone con disabilità non verbali. Questi tutti i requisiti di un vero pronto soccorso.

Le persone con disabilità sono invece costrette a sopportare attese impossibili da reggere fisicamente, nessuna accoglienza specializzata, nessun accesso strutturato o protocolli diagnostici specifici per persone non collaboranti.

Il servizio sanitario pubblico deve essere efficiente e di qualità e soprattutto deve essere e rimanere un servizio pubblico!».

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