Commercianti in protesta ad Ortona consegnano le chiavi al Sindaco nelle stesse modalità del corteo storico durante le feste patronali. Indignazione tra i cittadini.

Manifestazione dei commercianti ortonesi: consegnate le chiavi dei negozi al sindaco Leo Castiglione

Ortona. Era stata annunciata il giorno prima la protesta che ieri, lunedi 4 Maggio, che ha indignato non pochi cittadini di Ortona.
Centinaia i commenti negativi sotto i post riguardanti la protesta, sulle varie pagine social, soprattutto dell’organizzatore Franco Musa, gestore del ristorante La Canadese di Ortona.


Alcuni titolari di attività hanno messo in atto una protesta simbolica per esprimere preoccupazione alla luce dell’emergenza Coronavirus.
E la scelta sul come attuarla è stata tanto teatrale e scenica, da scandalizzare molti cittadini che ieri, 4 Maggio, hanno scelto di tornare tra le vie di Ortona, popolando le strade del centro, in vista dell’inizio della Fase 2.

Ortona non è però l’unica cittadina ad avviare una manifestazione di protesta: a Venezia, sul Ponte di Rialto, una catena umana di artigiani e commercianti che chiedono aiuti. Mentre alcuni commercianti di via Chiaia, a Napoli, una delle principali mete dello shopping, annunciano che il 18 maggio, data della fine del lockdown per i negozi al dettaglio, terranno le saracinesche abbassate, appendendo volantini sulle vetrine dei negozi in segno di protesta per dire che non riapriranno in vista della Fase 2.

Così, guidati dal titolare del noto ristorante ortonese Franco Musa, alcuni commercianti ortonesi, ieri mattina, insieme ad alcuni titolari delle attività del centro cittadino, hanno manifestato lungo corso Vittorio Emanuele.
Una protesta che segue il lungo periodo di lockdown al quale sono state costrette le attività della città a seguito dell’emergenza coronavirus.

La preoccupazione principale è che il blocco continuerà ancora per molte attività, spaventati anche della riapertura.
In preda al senso di abbandono, hanno chiesto al Sindaco di intervenire con aiuti concreti e  rapidi:  affitti, tasse e bollette meno cari, finanziamenti a fondo perduto e sconti sulle utenze e tutte le forniture.

I commercianti hanno chiesto, altresì, risposte certe per riaprire a giugno, se si potrà, perché, per fare investimenti in vista della riapertura,  devono sapere cosa li aspetta e avere fin d’ora linee guida certe in modo da potersi adeguare e investire senza rischiare di perdere i soldi investiti.

In questi giorni si sarebbe dovuto svolgere lo storico Corteo delle Chiavi, corteo intitolato a Margherita d’Austria che doveva avvenire sabato scorso in vista della Festa Patronale a San Tommaso Apostolo della città di Ortona e che é stato annullato da una ottemperanza all’ordinanza regionale.

Così la ragazza che, in abiti d’epoca, avrebbe dovuto impersonificare Margherita d’Austria, ha sfilato lungo la via del corso principale: i commercianti, a distanza di due metri l’uno dall’altro, le hanno consegnato le chiavi  dei loro negozi.
Poi, a sua volta, lei le ha messe nelle mani del Sindaco, Leo Castiglione.

Nel frattempo dagli altoparlanti delle vie di Ortona, gli stessi commercianti leggevano quanto delle loro storie, delle loro attività e difficoltà che stanno fronteggiando.

Indignazione della popolazione che si è scatenata sui social, asserendo che non siano state rispettate le regole di distanziamento, uso di mascherine e guanti. Fino al punto che l’organizzatore Frano Musa, ha dovuto dichiarare quanto segue:
Un doveroso chiarimento. Abbiamo regolarmente comunicato alla questura e alla prefettura di Chieti, alle forze dell’ordine e alla polizia locale, le modalità di svolgimento dell’inziativa. Il tutto si è svolto nell’osservanza delle regole del distanziamento sociale sotto il controllo delle autorità della polizia,presenti per l’intera durata della manifestazione. Tutti eravamo muniti di guanti, mascherine e distanza di sicurezza.
Non ci saremmo mai permessi di mettere a repentaglio la salute dei cittadini e della nostra.”

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