Corsi di laurea per disabili senza diploma, ecco UniTe Include: l’Università di Teramo unica in Italia con un progetto di questo tipo

TERAMO – Torna per il secondo anno il progetto UniTe Include, che dà la possibilità a otto persone diversamente abili, non in possesso di diploma di scuola superiore ma di attestato di credito formativo di Scuola secondaria di secondo grado, di iscriversi a quattro corsi di laurea triennale.

L’iniziativa, presentata ufficialmente stamani, è dell’Università degli studi di Teramo, unico ateneo in Italia a disporre di un percorso di questo tipo.

Il progetto, portato avanti anche grazie al finanziamento della Regione Abruzzo per un importo di 40mila euro che serviranno per sostenere i costi degli assistenti didattici e degli assistenti alla persona, ha come obiettivo quello promuovere la parità di accesso e di completamento di istruzione, con una formazione inclusiva e di qualità. L’intento è quello di favorire l’occupabilità, tramite la valorizzazione della diversità in chiave di accelerazione e innovazione.

Quattro i corsi di laurea: Scienze e culture gastronomiche per la sostenibilità, Turismo sostenibile, Dams e Tutela e benessere animale. L’università, grazie alla figura Disability e Diversity Manager, si propone come facilitatore nella costruzione del percorso più adatto al singolo studente per agevolare l’acquisizione di competenze finalizzate al matching professionale futuro, in linea con le esigenze reali del mercato.

“E’ uno dei progetti che ci danno più soddisfazione e generano orgoglio – afferma il rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola – Non è una forma di inclusione caritatevole, ma è piuttosto uno strumento di arricchimento per noi. I ragazzi della prima edizione si sono integrati benissimo nei corsi di laurea e sono diventati, ad esempio nei laboratori, dei veri e propri group leader. Sono persone da coinvolgere perché l’intera società ne risente positivamente. C’è un interesse notevole da parte di aziende del territorio per questi percorsi – aggiunge – anche per utilizzarli per formare persone da assumere con il regime speciale”.

“Si tratta di un progetto articolato – sottolinea l’assessore regionale Pietro Quaresimale – che tiene conto delle diverse abilità, rispettando le potenzialità degli studenti con disabilità e si sviluppa su obiettivi intermedi mettendo al centro degli interventi il percorso individuale, da cui la persona possa sviluppare autonomia e piena partecipazione alla vita sociale. Il diritto allo studio universitario per i disabili è un tema fondamentale che merita maggiore attenzione e in questa direzione si è mosso l’Assessorato al Sociale della Regione. In questi anni, la politica dell’inclusione è stata al centro della nostra azione”.