Emergenza e ricostruzioni post sisma: le richieste alla Regione Abruzzo degli ordini professionali di ingegneri e architetti

AVEZZANO – A quanto pare l’emergenza legata al sisma del 2009 non ha termine. Nella figura che segue c’è la premessa per l’intervento degli Ordini Professionali.

Un estratto dalla nota degli Ordini professionali

La Legge n° 21/2021 ha inquadrato tutte le azioni connesse con la ricostruzione post-sisma 2009 in termini di accelerazione, fissando alcune tappe importanti quali quella del 30 settembre 2021 e del 30 settembre 2022, quest’ultima giustamente seguita dallo Stato che, tuttavia, anche se avrebbe dovuto, non ha previsto gli effetti aggiuntivi sull’economia con gli aumenti dei costi dei materiali, dell’energia e della manodopera con diverse dinamiche in relazione alle condizioni sia proprie del mercato di riferimento, indotte non solo da eventi internazionali, ma anche dalle mutate condizioni di mercato a seguito della previsione degli interventi che vanno sotto il nome di EcoBonus, Superbonus e SismaBonus.

A queste cause fondamentali si sono aggiunte quelle legate alle crisi internazionali che si sono, in qualche modo, aggiunte ai vari fenomeni connessi alle diverse transizioni, anche esse affrontate con le urgenze imposte per fruire dei finanziamenti europei.

“Tuttavia tali urgenze e le proroghe trimestrali per pratiche a scadenza con incentivi fiscali hanno potuto sortire poco effetto per la programmazione dei tempi anche al fine di ricondurre il mercato verso equilibri sostenibili – così afferma la nota degli Ordini Professionali che sottolinea pure come – d’altro canto, tutti gli immobili ricompresi nel cratere sisma 2009, fatto salve rare eccezioni, sono stati oggetto di sopralluoghi e accertamenti del danno da parte degli appositi Organi sin dal primo momento post sisma e quindi risultano essere tutti censiti.

In particolare, per quelli ricadenti nei centri storici, e quindi ricompresi nei Piani di Ricostruzione, è stata prevista anche una dotazione economica originaria per il ripristino della loro agibilità“.

Quindi la consistenza degli oggetti sui quali operare è ben nota, ma serve tempo operativo per superare le difficoltà connesse con la congiuntura e con le altre difficoltà segnalate poco sopra.

Va anche segnalato che la crisi legata al CoVid19 ha rallentato le attività degli studi professionali, le ha ostacolate, le ha rese difficili e c’è stato un rallentamento anche legato al sovrapporsi delle procedure del 110% e del PNRR.

Pertanto gli Ordini Professionali sono intervenuti chiedendo alla Regione Abruzzo e agli altri organi interessati che con l’approssimarsi della scadenza del 30.09.2022, si attivino procedure presso gli Organi competenti:

Immagine della testata e dell’indirizzo della nota congiunta degli Ordini Professionali
  1. per l’aumento dei contributi per la ricostruzione i cui costi base sono ancora ancorati
    all’emanazione della Legge n. 134 del 07 agosto 2012, la c.d. Legge BARCA;
  2. per l’emanazione di un provvedimento che abroghi il termine ultimo per la presentazione
    delle domande di concessione dei contributi per la ricostruzione privata post sisma 2009.

Ovviamente, nello spirito di responsabilità sociale che questi Ordini intendono rappresentare, ascoltate le numerose istanze provenienti dai proprietari e dai professionisti, va considerato che:

  • numerose pratiche tra quelle attese al protocollo sono correlate a spese già sostenute e
    impegni contrattuali già in essere, e quindi l’eventuale mancato seguito al contributo configurerebbe
    scenari di contenziosi non auspicabili;
  • ad oggi lo stato d’avanzamento dei lavori dei Comuni del cratere è molto al di sotto di quelle che erano le aspettative, ovviamente per tutto quanto premesso; che l’aumento dei costi dell’edilizia derivanti dalle attuali condizioni di crisi e del 110% ha come conseguenza l’esecuzione di minori opere a scapito della qualità degli interventi di miglioramento sismico ed energetico.

Come si vede la questione è assai delicata.

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