Esperienza di “scuola viva” per i ragazzi del “Croce” di Avezzano che hanno vissuto la Divina Commedia a Auletta e il Parco Archeologico di Paestum

AVEZZANO – Sovente gli studenti sostengono che “vivano per studiare”, poi d’acchito con un viaggio di istruzione scoprono che, invece, “studiano per vivere”, anzi per “vivere meglio”.

È quanto accaduto nei giorni scorsi ai 147 allievi delle classi 3 A, 3 B 3 C, 3 D, 3 G, 3 I, 3L, 3 M, 4 C, 4 D, 4 E, 5 E del Liceo Statale “B. Croce” di Avezzano, diretto dal Dirigente Scolastico, Prof. Attilio D’Onofrio.

Partiti con l’idea di passare due giorni fuori dalle aule scolastiche, ma pur sempre lavorativi, i liceali del “Croce” si sono resi conto, vedendo il Parco Archeologico di Paestum quanto sia fondamentale preservare il patrimonio artistico della Magna Grecia anche per le prossime generazioni e come il Ministero della Cultura abbia a cuore i giovani tanto da avallare progetti Pcto mirati.

Infatti, la Direttrice del Parco, Dott.ssa Tiziana D’Angelo, ha fatto, espressamente, accogliere gli allievi di Avezzano dal Referente Pcto, Dott. Marco Vasile, prima dell’accesso all’area archeologica.

I templi dorici di Athena, Hera II e Nettuno sono stati visionati esternamente e visitati nelle parti centrali, grazie al personale addetto così da potere, poi, con consapevolezza apprezzare i reperti archeologici conservati nel Museo tra cui i preziosissimi pezzi della “tomba del tuffatore”, capolavoro della pittura funeraria.

Particolarmente affascinante è stata la visione dello spettacolo teatrale dell’”Inferno” dantesco nelle Grotte di Pertosa-Auletta, promosso dalla compagnia di “Luca Corrado Produzioni Srls” di Scafati (SA). Dopo avere percorso su una barca un tratto del fiume sotterraneo, il Negro (che fa figura dell’Acheronte), in un silenzio magico, interrotto solo dalla voce di Dante Alighieri (un attore vestito come il Sommo Poeta!), gli allievi sono stati condotti a visitare a piedi i tre rami delle Grotte.

Nelle cavità carsiche tra stalattiti e stalagmiti, tra strettoie o ampi spazi, Dante Alighieri ha presentato i personaggi dei canti I, II, V, X, XIII, XXVI, XXXIII, XXXIV dell’Inferno: Virgilio, le fiere (impersonate da tre ballerine), Beatrice, Caronte, Francesca da Rimini, Farinata degli Uberti, Pier delle Vigne, il conte Ugolino della Gherardesca, Ulisse. Lucifero è stato rappresentato con pannelli, posti alla fine del percorso, prima di uscire “a riveder le stelle” (Inf., XXXIV, 139) con le peggiori dimostrazioni di ferocia dell’essere umano nel corso dei secoli.

La recitazione integrale dei canti, la loro spiegazione da parte del primo attore, l’alternarsi sulla scena di danzatrici oppure di cantanti (Francesca è intervenuta, riecheggiando la sua storia, cantando!), di attori coprotagonisti vestiti con abiti d’epoca, di musiche confacenti all’atmosfera in cui insistono i dannati, unitamente a un’illuminazione che ha richiamato l’Oltretomba, hanno “stregato” i visitatori.

Di certo, la messa in scena della “Divina Commedia”, realizzata da una compagnia di professionisti del terzo settore, dimostra come la cultura possa essere il volano per sviluppare turismo e economia, creando anche un indotto su luoghi suggestivi spesso dimenticati poiché lontani dai grandi percorsi o dalle grandi città.

Ai giovani del Liceo “Croce” non poteva mancare, però, la visita del Duomo di Salerno per onorare Papa Gregorio VII e San Matteo Apostolo e Evangelista.

Il viaggio di istruzione “Paestum-Grotte di Pertosa Auletta-Salerno”, organizzato da “Gate 22” della splendida Siracusa (selezionata ad hoc perché sita nella città di santa Lucia, protettrice degli occhi), si inserisce nel quadro del progetto “catalogo Purgatorio dantesco con critica crociana e illustrazioni dei liceali del Benedetto Croce”, coordinato dal Prof. Sergio Sassanello e dalla Prof.ssa Stefania Di Carlo. Il volume, che sta per essere stampato, fa seguito a quello dell’anno scorso sull’”Inferno” dantesco e vede coinvolte 29 classi (oltre a quelle già indicate, anche 1 A, 1 C, 1 G, 1 H, 1 N, 2 D, 2 G, 2 H, 2 N, 4 A, 4 B, 4 G, 4 H, 4 M, 5 B, 5 C, 5 H, 5 I, 5 L).

Alla riuscita del viaggio, configuratosi come immersione in casi di realtà dinamici, in contesti paesaggistici d’eccezione, come ricostruzione del nostro passato, “à la recherche du temps perdu”, hanno concorso anche i docenti Nora Di Bernardo, Lara Cardilli, Duilia e Roberta Gallese, Devid Roselli, Andrea Oddi, Francesca Maddalena, Massimiliano D’Addario, Annamaria Di Massimo. 

Comunicato stampa