Il toccante ricordo di Sergio Venditti dell’amico di una vita Augusto Cicchinelli. Oggi alle 15 i funerali a Trasacco

Augusto Cicchineli

AVEZZANO – Nel giorno in cui gli verrà tributato l’ultimo saluto, a ricordare la figura di Augusto Cicchinelli, che ha perso la vita per le conseguenze di un incidente stradale occorsogli sull’autostrada vicino Scafa, è l’amico di una vita Sergio Venditti, ex amministratore locale, sindacalista e personaggio di spicco del mondo culturale, col quale condivideva l’amore per la politica, per il socialismo riformista, per il fare e per il realizzare.

Per chi volesse tributare un omaggio alla figura di Augusto Cicchinelli, i funerali saranno celebrati oggi pomeriggio, alle ore 15, nella Chiesa Madonna del Perpetuo Soccorso di Trasacco.

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« La notizia dell’incidente stradale di Augusto Cicchinelli mi aveva rattristato, ma non mi aveva lasciato sgomento, perché conoscendo la sua tempra ero convinto, che anche questa volta avrebbe superato tale difficile prova.

Invece ora mi trovo a farne il necrologio, di fronte ad un esito funesto, le cui dinamiche giustamente vanno chiarite, rispetto alle eventuali responsabilità sulla sua stessa cura in ospedale.

In questo, con Augusto eravamo figli di una cultura riformista e garantista, lontana mille miglia da atteggiamenti demagogici e “forcaioli”, che purtroppo hanno permeato la società italiana, dopo la fine repentina della Prima Repubblica.

In quella avevamo entrambi un ruolo come amministratori locali, per lo più in due comuni contigui come Trasacco e Luco Dei Marsi, a cui eravamo legatissimi, ma Augusto ancor di più radicato, visto il mio impegno anche nel sindacato nazionale Uil, nel quale ci ritrovavamo contigui, con la sua componente socialdemocratica, peraltro guidata autorevolmente da Attilio Luciani, nostro conterraneo.

Questa a me cara, altresì per l’impegno culturale nella Fondazione Giacomo Matteotti e nella rivista Tempo Presente (fondata da I. Silone e N. Chiaromonte), guidate dal Maestro di una vita, il compianto Prof. Angelo Guido Sabatini.

In quella fase storica, Augusto Cicchinelli, fu nominato anche Segretario Nazionale dei giovani del PSDI, a riconoscimento del suo grande dinamismo ed entusiasmo nell’affrontare tutte le battaglie culturali e politiche, in cui aveva onorato la sua stessa lezione paterna, già con un notevole valore aggiunto, che ha sempre mantenuto: il coraggio e la lungimiranza, che spesso gli consentivano di superare ostacoli e resistenze, in apparenza insormontabili (anche se talvolta giudicati unilaterali e fin troppo eclatanti).

Dopo quella fase “politica”, chiusasi con l’arrivo del nuovo millennio, Augusto intuì il ruolo crescente dell’Europa e dei suoi nuovi strumenti di sviluppo, come i Gruppi di Azione Locali, che indubbiamente con la sua funzione di manager, nella Provincia dell’Aquila, ha contribuito ad implementare e ad accompagnare per due decenni, fino ai giorni nostri, con il Gal Gran Sasso Velino ed Gal Marsica.

Di questa sua lunga fase “tecnica” molto si è scritto ora, anche se non abbastanza, per sottolinearne le sue capacità di tenere insieme non solo diversi territori, ma anche gruppi dirigenti fin troppo “campanilistici”, facendo emergere il ruolo più forte delle forze sociali e produttive, valorizzandone le proposte delle varie organizzazioni di categoria.

Un recupero dello “sviluppo dal basso”, peraltro richiesto esplicitamente dalla programmazione europea dei Leader.

Ed in effetti lui è stato un “leader nei Leader“, programmati all’ interno dei PSR e PSL, avendo dimostrato la stessa tenacia per convincere anche le organizzazioni più critiche, verso questo strumento prezioso, favorendo uno sviluppo rurale più organico (secondo la Dichiarazione di Cork1.0 e 2.0), non solo nell’agricoltura, ma altresì nei vitali settori legati allo sviluppo locale, come la cultura, il sociale ed i servizi avanzati, specie nel turismo come “asset strategico” per valorizzare il ricco patrimonio storico, ambientale ed enogastronomico locale, ma anche di ritorno, in una “Terra Felix“, come quella degli antichi marsi, tanto orgogliosi della loro storia e gelosi della loro autonomia.

In questo Augusto ha sempre dimostrato lo sguardo lungo, che è necessario avere nelle strategie, anche creative, ma oltre il contingente degli interessi minimali, spesso conservativi, ai soli fini del consenso del “particolare”.

Un percorso ancora aperto, che purtroppo ora deve fare a meno delle sue esperienze ed intuizioni, ma non della sua squadra, che lo ha affiancato in tanti anni.

Questa a partire da Lucilla, Nino e Ruggero, in particolare da oggi in avanti, dovrà dare il meglio di sé, per raccogliere questa difficile eredità, rimanendo unita e determinata ed in questo frangente, sostenendo la stessa famiglia Cicchinelli, così duramente colpita.

Una sfida, che sono convinto, si potrà vincere, con una strategia chiara, da competenze e professionalità avanzate, nel dialogo aperto con tutte le istituzioni, le forze sociali e produttive di questa nostra terra vitale, che potrà avere un futuro luminoso, solo in una rinnovata prospettiva europea, tenendo il passo dell’innovazione e del progresso, richiamando sempre la memoria del suo passato ed i contributi ricevuti in dono, da chi ci ha preceduto.

CIAO AUGUSTO».

Sergio Venditti

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