La dirigenza Asl1 impone il silenzio ai dipendenti. Previsti provvedimenti per chi viola la consegna

Proteste della deputata Dem Stefania Pezzopane e del regionale Cinquestelle Giorgio Fedele che chiedono alla Regione di intervenire

AVEZZANO – Alla Asl1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, siamo arrivati al “Taci, Il Nemico Ti Ascolta!”.

Lo slogan era riportato in un manifesto, utilizzato dal regime fascista durante lo svolgimento della guerra, e che invitava gli italiani ad evitare di parlare in pubblico affinché le spie degli Alleati potessero avere informazioni, e bene si addice alla sorprendente direttiva che è comparsa sulla home page del sito aziendale della Asl1. Documento firmato in calce dal Dg Roberto Testa, dalla Direttrice sanitaria, Sabrina Cicogna, e anche dal Direttore amministrativo, Stefano Di Rocco.

In sostanza, i tre sostengono che, poiché negli ultimi tempi la Asl1 è stata al centro di interesse mediatico locale e nazionale che ha prodotto una cattiva immagine dell’azienda stessa, i dipendenti non devono utilizzare la informazioni in loro possesso per danneggiare l’Azienda ed evitare di avere rapporti con la stampa, con la quale i rapporti sono tenuti esclusivamente dal Dg e dal personale deputato. Chi non si adegua alla legge del silenzio, subirà provvedimenti.

Ma poiché noi di Espressione24 siamo precisi, la lettera ve la riportiamo integralmente e, a fine pezzo, ve la proponiamo in file testo e in foto.

Questo intanto il testo integrale: «Di recente l’Azienda è stata esposta, dai media, a livello locale e nazionale, alla diffusione di notizie che hanno causato un grave danno all’immagine e al rapporto di fiducia con gli utenti.
Ciò, peraltro. in un momento di gravissima emergenza sanitaria quale quella in atto. Si ritiene, pertanto, necessario richiamare l’attenzione di tutto il personale sulle disposizioni contenute nel Codice di Comportamento, di cui alla deliberazione N. 1165/2017, pubblicato sul sito aziendale, in particolare:

  • l’art.3 co. 3: “il dipendente non usa da fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio, evita situazioni € comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all’immagine della pubblica amministrazione. Prerogative e poteri pubblici sono esercitati unicamente per le finalità di interesse generale per le quali sono stati conferiti”, nonché gli artt. 2104 [dovere di diligenza) e 2105 {dovere di fedeltà) del c.c.:
  • l’art. 11 co. 3: “Il dipendente esegue le disposizioni e le direttive del Responsabile della Unità Operativa nel rispetto delle mansioni e della qualifica di appartenenza. Il dipendente per qualsiasi difficoltà operativa, nell’esercizio delle attività di servizio, deve far riferimento di norma al Responsabile della UO. e parimenti allo stesso rivolgere istanze è comunicazioni di servizio, fatto salvo quanto specificatamente e diversamente stabilito, evitando di interessare direttamente il vertice strategico per problematiche di lieve entità risolvibili all’intero del Servizio di appartenenza nell’assoluto rispetto della via gerarchica”;
  • l’art. 12 co. 7 e 8: “7. I rapporti con ì mezzi di informazione sugli argomenti istituzionali, sono tenuti dal Direttore Generale e dagli organi ed Uffici a ciò deputati, nonché dai dipendenti espressamente incaricati; 8. Nel rispetto dei principi costituzionali posti a tutela della libertà di espressione, i dirigenti o dipendenti, prima di rilasciare interviste o giudizi di valore sulla attività della ASL, diffuse attraverso organi di informazione rivolti alla generalità dei cittadini, ne danno preventiva informazione al Direttore Generale, al fine di consentire le necessarie valutazioni. Qualsivoglia fuga di notizie o rilascio di dichiarazioni non autorizzate assume rilevanza disciplinare”
    I Direttori/Responsabili di Presidio/Distretto, i Direttori di Dipartimento e i Responsabili di ciascuna U.0. sono invitati ad esercitare le funzioni di controllo e vigilanza loro attribuite sul puntuale rispetto delle norme e delle disposizioni aziendali di che trattasi, adottando eventuali provvedimenti di competenza in caso di violazione delle stesse.
    La presente è trasmessa, a mezzo del sistema informatico aziendale, a tutte le strutture organizzative aziendali e pubblicata sul sito aziendale, al fine di assicurare la capillare diffusione e la piena conoscibilità da parte di tutto il personale. Distinti saluti, Il Direttore ammnistrativo F.f., Stefano Di Rocco, Il Direttore sanitario f.f. Sabrina Cicogna, iLD irettore generale Roberto Testa».

Una lettera che sta a metà fra le minacce del Megadirettore galattico dei film di Fantozzi, e le circolari della Professoressa Umbridge in uno dei film di Harry Potter.

Stefania Pezzopane

A saltare letteralmente sulla sedia, è stata la deputata del Pd, che già nei giorni scorsi aveva portato in Parlamento il caso Avezzano, a livello ospedali e problemi Covid, Stefania Pezzopane che chiede l’intervento immediato della Regione per porre fine a questo regime di censura: «Ormai siamo alla persecuzione e alla caccia alle streghe. Alla richiesta di omertà che offende i diritti dei lavoratori e la loro appartenenza sindacale – afferma la deputata abruzzese del Pd, Stefania Pezzopane, in risposta “a muso duro” alla lettera dell’Asl 1 della Provincia dell’Aquila – . Si tratta di una vicenda scandalosa, che genera un clima di terrore nel mondo della sanità abruzzese. Mancano solo le punizioni corporali – commenta molto polemicamente Pezzopane – . Se qualcuno si rende conto in che clima devono lavorare medici e personale sanitario. La Direzione Asl non fa le cose indispensabili: non vengono fatte le assunzioni, non viene potenziato il laboratorio, non è stato nemmeno ancora definito il percorso sporco/pulito, e lungo è l’elenco dei problemi irrisolti- denuncia a Pezzopane – . Se il contagio da Covid si abbassa è solo grazie alle regole imposte dal governo. Gli ospedali della provincia dell’Aquila continuano ad essere mal gestiti e continua a non essere seguita la medicina del territorio. Viceversa, i vertici dell’Asl cosa fanno? Scrivono una circolare per minacciare il personale che osa “parlare”. Il problema quindi non è quello che accade lì dentro, il problema è non far sapere. Tutto ciò è semplicemente scandaloso! La Regione intervenga – conclude irritata la deputata Democratica – , dopo le denunce alla stampa ora la censura al personale».

Giorgio Fedele

Non meno indignato il consigliere regionale avezzanese del Movimento Cinquestelle, Giorgio Fedele: «La misura è colma, mi aspetto dall’Assessore alla Sanità di Regione Abruzzo una presa di posizione chiara nei riguardi della gestione della Asl 1 da parte della direzione generale. Non si possono più tollerare pressapochismo nella programmazione sanitaria e atti di intimidazione verso il personale che dovrebbe essere piuttosto tutelato e ringraziato, visto che è solo per la professionalità di chi lavora in prima linea che il servizio sanitario continua ad andare avanti, nonostante l’inerzia di chi è al governo di questa Regione e di chi dovrebbe gestire la sanità. Invece sembra che la Asl investa più energie per nascondere la polvere sotto al tappeto che per risolvere i veri problemi. Dopo aver attaccato i giornali locali – incalza Fedele –  il manager Testa ci riprova inviando una comunicazione in cui invita il personale a non diffondere notizie per non creare danni di immagine all’azienda. Un clima di terrore che oltre ad essere squalificante su più punti di vista non aiuta neanche la condizione psicologica di chi sta facendo un miracolo visto le poche risorse che sono state messe a disposizione dalla Asl e la gestione discutibile delle stesse. Basti pensare al flop della tendostruttura che, esattamente come abbiamo denunciato dal primo giorno, non è riuscita a svolgere il servizio per cui è stata allestita: i 12 pazienti, quindi meno di quelli che erano previsti, sono rimasti solo una settimana all’interno della struttura perché alle prime piogge la tenda si è allagata, come era prevedibile del resto e come avevamo ampiamente denunciato. Una tenda che forse è servita più come passerella e taglio di nastro per gli esponenti di Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia che come punto di triage per i pazienti. E davanti a queste situazioni il manager Testa cosa fa? Rimprovera il personale!  Adesso basta, l’Assessore Verì non può più stare in silenzio, lo deve anche a tutti quei medici e infermieri di corsia che sono nel mirino di una caccia alle streghe squalificante e che lei invece dovrebbe tutelare e supportare. Se non riesce a gestire i dirigenti da lei nominati, è il momento che vada a casa e porti con sé tutti coloro che ha messo probabilmente nel posto sbagliato.  Sulla marsica la direzione Asl e la politica regionale continuano ad affermare che non ci sono problemi sul piano sanitario, ma assistiamo continuamente a situazioni al limite come nel pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, nelle zone grigie, nel caso ambulanze, nella famigerata tensostruttura, un elenco che potremmo continuare all’infinito. Ho chiesto più volte una commissione sanità per analizzare la situazione in tutta la provincia dell’Aquila ma dal presidente Quaglieri, stessa scuderia centrodestra dell’Assessore Verì, ho avuto solo rinvii e nessuna convocazione. Sembra che tutti si girino dall’altra parte e sono indignato anche verso quei consiglieri marsicani che tacciono davanti al loro territorio al collasso e quando hanno preso parola lo hanno fatto solo ed esclusivamente per avvalorare la tesi della maggioranza e della dirigenza Asl. Bene, se è questo che pensano, allora lo vadano a raccontare al personale che subisce intimidazione, o a quei medici e infermieri costretti a fare il doppio e il triplo turno perché non c’è forza lavoro adeguata; o lo raccontino ai precari che, come abbiamo appreso dalle ultime dichiarazioni del sindacato Uil, hanno visto rinnovi mese per mese con scadenza il 31 dicembre senza sapere se dal 1 gennaio saranno o meno in servizio. Dove sono adesso tutte quelle belle parole e le promesse sulla sanità marsicana con cui si sono riempiti la bocca nell’ultima campagna elettorale? E’ arrivato il momento di capire che l’azione di Regione Abruzzo e della Asl fanno il cattivo e il buono tempo sulla vita e la morte delle persone. Abbiamo un Presidente di Regione che preferisce fare l’opinionista nelle Tv e nelle radio nazionali piuttosto che corciarsi le maniche e agire dove gli altri non lo stanno facendo. E qui, nella Marsica – conclude Fedele – basta una pioggia più forte per farci annegare nelle loro promesse vuote».

Che dire, dopo aver minacciato i dipendenti di sanzioni, la stampa di querele, ora siamo all’imposizione della censura e della consegna del silenzio. Commenti non ne facciamo perché, ahinoi, la cosa si commenta abbastanza bene da sola. Pensavamo, noi tapini e male informati, che l’emergenza fosse quella di far funzionare il sistema sanitario per vedere di mettere fine a questa pandemia. Ci sbagliavamo, l’emergenza è non far sapere che il sistema, con tutta evidenza, non c’è e, se c’è, evidentemente non si vede.

Come promesso, vi offriamo il documento in versione foto (dove siamo riusciti a raddrizzare l’originale completamente di traverso) e in versione Pdf.

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