La forza delle donne: da archeologa senza impiego ad operatore su fune a Pescara

Marialisa D'Alessandro ( foto Ansa)

PESCARA – Si sa, le donne hanno grandi capacità, ma una delle più grandi è sicuramente quella dell’adattamento e cioè la capacità di reiventarsi un ruolo, un lavoro e persino una nuova vita.  

Come nel caso di Marialisa D’Alessandro di Cepagatti, 28 anni, che da un anno e mezzo lavora presso EdiliziAcrobatica di Pescara, azienda leader in Italia e in Europa nel settore dell’edilizia che opera senza l’utilizzo di ponteggi o piattaforme aeree, utilizzando particolari tecniche alpinistiche.

Nulla di strano se non per il fatto che prima Marialisa era un’archeologa rimasta, come molti, senza lavoro dopo la pandemia di Covid.

Ma la giovane donna non si è certa persa d’animo e ha deciso di mandare curriculum vitae anche in altri settori, pur di non restare a casa con le mani in mano.

La ricerca è stata fruttuosa tanto che, alla fine, ha trovato un’azienda che non solo l’ha formata, ma l’ha anche assunta con un contratto a tempo indeterminato.

Questo le permetterà sia di avere una sua autonomia economica, ma anche di conciliare questa nuova occupazione con la passione per l’archeologia.

 «La prospettiva di un lavoro apparentemente rischioso – racconta all’Ansa – non ha certo fatto fare i salti di gioia in famiglia, anche se in realtà la sicurezza è al primo posto in questa azienda e viene considerata con la massima serietà da tutti, d’altronde non metterei mai a rischio me stessa né altri.

Tuttavia ad oggi posso affermare con certezza di avere l’appoggio orgoglioso di tutti i miei cari, e sono grata di aver trovato un’azienda che ha creduto in me sin dal primo istante, che mi ha accolta ed appoggiata nonostante lo spaesamento comune a molti neo-laureati di oggi».

Grazie al percorso di studi fatto presso l’Università di Bologna, dove durante i periodi estivi ha partecipato agli scavi archeologici in varie località italiane e persino all’estero, Marialisa sul lavoro è molto disciplinata e scrupolosa.

(Foto Ansa)

«Era una bella opportunità per migliorare e lavorare in contesti diversi – sottolinea la D’Alessandro – nonostante la fatica ed il lavoro saltuario.

Ma nonostante questo ringrazio chi mi ha permesso di potermi sperimentare sul campo e conoscere siti archeologici meravigliosi, anche perché sono consapevole di quanto oggi sia molto difficile realizzarsi nel settore.

E sono molto contenta di aver acquisito delle competenze specifiche, senza le quali anche il lavoro a cui mi dedico oggi sarebbe molto più arduo da affrontare.

Devo molto all’archeologia che comunque resta una mia passione. Riuscire a coltivarla nonostante ora io abbia un’occupazione diversa significa per me aver raggiunto un buon compromesso.

Dopo un anno da operaia su fune in cui ho imparato molto – conclude – sono entusiasta di iniziare la formazione da tecnico commerciale per EdiliziAcrobatica e mi godo questa nuova esperienza lavorativa che mi sta permettendo di crescere sotto vari punti di vista, certa che tutto partecipa del bagaglio culturale e professionale di una persona».

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