Lanciotti contro Di Pangrazio. Verdecchia risponde per il Sindaco di Avezzano

Roberto Verdechia

AVEZZANO – Attacco del consigliere di opposizione Stefano Lanciotti al Sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, risponde l’avvocato Roberto Verdecchia.

Rinverdendo una vecchia abitudine della sua prima esperienza da Sindaco, quindi, Di Pangrazio non parla e risponde a mezzo terzi.

Questa la risposta di Verdecchia in nome per conto del Sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio: «Ancora una volta, ritagliando del tempo prezioso dagli impegni seri sia professionali che istituzionali, si può cogliere l’occasione di dilettarsi leggendo le esternazioni del giovane consigliere Lanciotti – afferma Roberto Verdecchia – Il medesimo, abbandonando le simpatiche metafore circensi di cui ha infarcito il suo ultimo pezzo, si diletta a giocare all’allegro consulente epidemiologico, rimproverando al sindaco di non aver occupato fisicamente e per giunta manu militari, gli uffici dell’Asl e di altri enti sovraordinati. Se non fossimo in uno dei momenti più difficili della storia recente, potremmo limitarci a sorridere di tali “perle di saggezza”.

Non dovrebbe sfuggire anche a Lanciotti la seguente banale considerazione: un conto è una presa di posizione forte e decisa, volta a tutelare la salute delle persone, altra cosa sono le carnevalate cui devono sottrarsi coloro che hanno responsabilità di ruoli pubblici. Probabilmente il tentativo legittimo e intelligente del primo cittadino di richiedere il supporto degli alpini per contrastare l’emergenza, deve aver sollecitato nel Lanciotti repressi istinti bellici. Speriamo che nel prossimo episodio dei consigli non richiesti, non si alzi il tiro, con un vigoroso appello al Comune di Avezzano a dichiarare guerra contro qualche territorio confinante.

Le fasi più difficili della vita di una collettività possono far perdere lucidità a qualcuno, che non a caso viene lasciato in solitario assalto propagandistico di se stesso. Per fortuna, in altri, prevale il buon senso che non può essere pro tempore».

Una risposta che lasciamo al Vostro giudizio, cari lettori, pur dovendo senz’altro sottolinearvi il passaggio nel quale un consigliere bolla, erga omnes e dall’alto dei suoi quasi vent’anni in Comune (anche da ex assessore dello stesso Di Pangrazio), la proposta di un suo collega di aula, foss’anche dettata dalla gioventù e dall’entusiasmo e, perché no, dall’amore per la propria città, come una pagliacciata. Termine assolutamente poco rispettoso per un membro del Consiglio comunale di Avezzano che, riteniamo abbia la stessa dignità e valore del consigliere Verdecchia. Ma non solo. Verdecchia si dice praticamente infastidito dal dover rispondere a Lanciotti. Il problema era evitabilissimo. Sarebbe infatti bastato che lo stesso Verdecchia si fosse rifiutato di intervenire e declinare l’invito del sindaco chiedendogli di rispondere in prima persona. La prossima volta, quindi, l’avvocato Verdecchia non si lasci infastidire dal suo Sindaco.

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