Libri in vetrina : Moiradea e “Il mio dolce pensare…”, liriche sulla vita e l’amore

Una personalità artistica a 360° gradi quella di Tiziana De Angelis, in arte Moiradea, pittrice, poetessa e scrittrice che presenta la sua ultima fatica “IL MIOMOLCE PENSARE…”, raccolta di liriche, pubblicata da Aletti editore per la Collana I Diamanti della Poesia.

In quest’opera, come anche nelle sue opere pittoriche, tutto l’amore che l’artista nutre verso la vita, il sogno ,la gioia e anche il dolore che l’esistenza  riserva agli umani. Tiziana vive e lavora a Teramo e anche verso la sua città, palese è il delicato sentimento che lei nutre per quelle vie e quei palazzi, per quell’aria e quel clima che mitigano dispiaceri e senso di solitudine che fanno sentire non amati «Non c’è misura per amare il proprio paese ed io che lo amo lo porto nelle vene ovunque vada. Amarlo, certo, è un modo per non sentirsi mai soli e, quando ci si allontana, più è lungo il tempo che ci divide, più è grande il ritrovarsi, il riscoprirsi: io e il paese, l’uno appartenente all’altro».

Mix di vissuto esistenziale e sogni si intrecciano nelle liriche dove le parole, intercalate nelle rime baciate, narrano di fantasie e realtà e legano dimensione spirituale e dimensione materiale.

Di certo l’aspirazione che rimandano è al lato positivo delle cose, quel dolce pensare che fa rinascere anche dopo i momenti più bui e disperati come nota Alessandro Quasimodo nella Prefazione «L’uomo aspira al trascendente e nel contempo ha esigenze concrete; desidera la serenità, ma non sempre la sperimenta. Pensiamo a tante realtà che destano inquietudine”. L’uso di figure retoriche appropriate “dimostra l’impegno personale nell’instaurare un rapporto sincero e profondo” che risulta infine, nonostante gli sforzi compiuti nella costante e continua ricerca per conoscere dell’universo del partner, inutile o infruttuoso perche l’altro “invece, è indifferente, ignaro del concetto di reciprocità. In altre poesie l’altro rimane fermo; non va oltre una pura superficialità”.

Una domanda però si fa avanti prepotente nelle liriche: “Possiamo essere artefici della nostra vita o questa relazione di causa-effetto determinerà sempre le nostre azioni?” ed è la stessa poetessa a rispondere: «Credo fermamente nel destino, ciò che ci accade si può modificare ma non cambiare, perché se è vero che abbiamo sempre un’altra strada per scegliere, è anche vero che la forza del destino ti farà intraprendere quella già assegnata. Quindi, saremo sempre mancati artefici della nostra vita con azioni determinate dallo stesso destino». Ma una uscita di sicurezza esiste, una dimensione che apre alla possibilità di essere liberi; e questa, è l’arte che, soprattutto nella scrittura, che permette di “liberarsi dei fantasmi che ci tengono prigionieri”.

E la donna non è dimenticata. Quella nata “senza far tanto rumore” quando magari era stato augurato un figlio maschio o quelle uccise dalla violenza il cui sangue “ci rimbalza addosso/ ci si appiccica sulla pelle/ e non va più via”.

L’atteggiamento positivo e propositivo verso la vita erompe prepotente dalle delicate ma pur sempre vere, liriche. Coraggio, positività, forza di rialzarsi, sebbene la vita, a volte, sia un percorso ad ostacoli, è ciò che l’autrice Moiradea vuole imprimere nelle sue poesie; l’amore è, per lei,  la forza che salverà il mondo.