“Mi hai trovata tu” di Maria Rita Concilio: sabato la presentazione a Pescara

Facendo seguito alle presentazioni tenute presso Gubbio, Eboli e Spoltore, la scrittrice Maria Rita Concilio fa tappa in Pescara, sua città di adozione, per presentare il suo primo romanzo “MI HAI TROVATA TU” edito da Youcanprint, sabato 22 ottobre alle ore 18 nei locali di Mondadori Bookstore, in via Milano 74/76.

L’autrice, appassionata lettrice prima e scrittrice poi, non è nuova alle produzioni letterarie; infatti, la sua prima opera è stata una silloge poetica “Ancora un alito di vento” che è stata pubblicata nel 2007 dalle Edizione Tracce.

Nell’attuale e sorprendente romanzo la Concilio affronta il tema della felicità – ma è riduttivo parlare solo di quella – dando vita ad un’opera narrativa che, per la qualità della scrittura e la rilevanza delle tematiche affrontate si annuncia come una delle novità più interessanti nel panorama della narrativa femminile contemporanea.

Emozioni, sentimenti, sensi di colpa per le relazioni sbagliate, anoressia, ricerca della felicità, viaggi sono le pedine di un gioco, dove vita e amore conducono la protagonista Anna a vivere storie d’amore difficili e dolorose che sono assolutamente inconciliabili con la perfezione che lei va ricercando.

Non siamo noi a dover cercare l’amore; è lui che ci trova “e lo fa nel momento esatto in cui siamo pronti ad accoglierlo nella nostra vita, quando siamo già “un intero” che, da solo, ha un significato e non “una metà” in cerca di ciò che le manca.

Quando il momento è giusto, quando la persona è quella giusta, allora quell’Amore è per sempre…» come ha affermato la scrittrice in una recente intervista;

ed è questo il fil rouge del romanzo all’interno del quale i viaggi, reali o metaforici, che la protagonista affronta, sono percorsi per giungere – attraverso anche la relazione di aiuto con uno psicanalista – a comprendere il perché del suo disturbo alimentare, alla determinazione che la felicità va ricercata dentro di noi, a scegliere tra sé, il lavoro e le rinunce che comporta.

Il mare, che Anna ama immensamente e di cui ama guardare il movimento delle onde e lungo il quale fa lunghe passeggiate, è ancora metafora della profondità del suo essere che lei deve esplorare per esser finalmente libera e felice non più condizionata da persone e cose esterne.

La protagonista riuscirà a guardarsi dentro e a vivere con autenticità le sue passioni e le sue aspirazioni.

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