Nei comuni del Parco non ci sono nemmeno le ex ex guardie mediche. Il Sindaco di Pescasseroli Giuseppe Sipari: “Pronti alla mobilitazione”

PESCASSEROLI – I piccoli centri delle aree interne, e soprattutto quelli dell’area marsicana-peligno-sangrina nel territorio del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, rischiano di non avere nemmeno il livelli minimi assistenziali sanitari.

La forte denuncia arriva dal Sindaco di Pescasseroli, Giuseppe Sipari, che sta riunendo i sindaci del comprensorio per attuare una strategia, senza escludere manifestazioni di protesta con i cittadini e una raccolta di firme.

“La Asl 1 ha comunciato al sottoscritto e ai colleghi di Pescocostanzo e Castel di Sangro, la mancanza del Servizio di Continuità Assistenziale, ex guardie mediche, per la mancanza di medici.

La gravissima situazione creatasi, così drammatica per Pescocostanzo e Castel di Sangro, diventa irrazionalmente tragica e pericolosa per Pescasseroli – afferma Sipari – che si trova per caratteristiche orografiche e distanze chilometriche (circa 60 km) eccessivamente lontano da centri ,sede di assistenza sanitaria e di Pronto Soccorso.

Ora, noi sindaci non siamo più soli nel denunciare tale gravissima problematica: Molti medici, infatti, si associano preoccupati alla nostra protesta, più volte esternata ai media con articoli ed interviste e ricordata, con sentimenti di profonda delusione, anche all’incontro pubblico tenutosi a Pescasseroli giovedì sera presso il Cinema Ettore Scola.

Oggi – prosegue Sipari -, abbiamo avuto un incontro tra sindaci o delegati di essi. Oltre al sottoscritto, c’erano quelli di Opi, Villetta Barrea, Civitella Alfedena, Barrea Alfedena, Pescocostanzo e Scanno.

Alla partecipata e sentita disamina della situazione descritta, sono emerse deficienze varie e disservizi sanitari sia in area medica che riabilitativa e nel campo dei vari sevizi di assistenza sanitaria in molte realtà dei paesi vicini.

Alfine di seguire una strategia sinergica e unitaria, abbiamo firmato un documento che è stato inviato al Presidente della Regione, Assessore alla Sanità e Direttore Sanitario.

Nel documento informiamo i destinatari di una prossima riunione per decidere forme di mobilizzazione popolare, manifestazioni di piazza, ma anche raccolta di firme e, infine, se condiviso, anche un incontro fra noi Sindaci e il Prefetto dell’Aquila – conclude il Sindaco di Pescasseroli – per il manifesto pericolo che ne deriva per i più deboli dalla mancanza di assistenza sanitaria dei servizi medici essenziali”.