Per la tutela della biodiversità e delle api M5S impegna la Giunta Regionale su 13 punti

TAGLIERI “SODDISFATTO CHE LE SOLUZIONI DA ME PROPOSTE SIANO STATE CONDIVISE DA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE”

AVEZZANO _ Sono tredici i punti contenuti nella Mozione presentata dal Consigliere regionale del M5S Francesco Taglieri, che oggi è stata approvata all’unanimità dalla terza commissione consiliare di Regione Abruzzo. Il Documento impegna la Giunta a tutelare la biodiversità, attraverso la protezione degli insetti impollinatori e la riduzione del rischio legato all’impiego dei fitosanitari. Gli impegni ottenuti da Taglieri spaziano dalla collaborazione di settori sinergici, come apicoltura e agricoltura, fino ad iniziative per una corretta conoscenza delle modalità di produzione e l’inserimento di percorsi scolastici finalizzati al corretto utilizzo del cibo.

Francesco Taglieri

 “Sono molto soddisfatto che la Mozione ha trovato il voto favorevole dell’intera commissione consiliare e il plauso del Presidente – afferma Taglieri– Questa è la prova che il tema portato sul tavolo è di interesse riconosciuto e le soluzioni da me proposte sono state ampiamente condivise. In Abruzzo – spiega Taglieri – sono presenti circa 1.645 apicoltori che conducono 1.950 apiari, per un totale di 38.805 alveari condotti, presenti soprattutto nella provincia di Chieti che da sola racchiude il 57% del patrimonio apistico regionale. Stiamo parlando quindi di un settore importante che produce tra le 800 e le 900 tonnellate annue di miele. A questi vanno aggiunti gli apicoltori abruzzesi dediti a una attività hobbistica con una produzione dedicata all’autoconsumo.

Una maggiore tutela in questo ambito vuol dire, quindi, maggiore attenzione per un comparto agricolo-economico che rappresenta, da un lato una fonte di sviluppo sostenibile nella nostra regione, dall’altro la tutela dell’ambiente e della biodiversità, indispensabile per garantire un ambiente vivibile e sistemi resilienti e produttivi. Purtroppo i dati ci raccontano una riduzione degli insetti impollinatori su scala globale, che hanno portato sia l’Unione Europea sia il Parlamento italiano a legiferare per garantire una più ampia attenzione sul tema. L’Abruzzo, che ha già in essere delle norme per ridurre l’uso di pesticidi, oggi è al 13 posto nella classifica delle regioni italiane in merito all’uso di prodotti chimici. Mi auguro che con questo intervento riusciremo a posizionarci tra le prime postazioni nella classifica delle regioni virtuose e ridurre notevolmente la mortalità delle api e la drastica riduzione del numero di  colonie  che è causata da  una combinazione  di fattori,  tra  cui l’insorgenza  di  malattie; la  progressiva  diminuzione delle piante mellifere e pollinifere che servono alle api per il sostentamento e, non di minore importanza,  l’effetto nocivo di prodotti fitosanitari, in particolare pesticidi a base di neonicotinoidi, e pratiche agricole non sostenibili. Una spirale di morte che va combattuta in ogni modo attraverso una produttiva collaborazione tra l’agricoltura e l’apicoltura che sono interdipendenti e che si sono sviluppate  in  modo sinergico per anni, condividendo  lo stesso territorio  e apportano l’una  all’altra  benefici reciproci.

Per questo la Mozione che ho presentato ha l’obiettivo di far collaborare queste due realtà al fine di migliorare la qualità della vita nel territorio abruzzese per tutti i cittadini.

Ho ottenuto dalla Giunta l’impegno per

      1. potenziare la  cooperazione  tra agricoltori  e apicoltori creando occasioni di  confronto e scambio;

  1. rafforzare la simbiosi tra le api e le colture agrarie, attraverso la promozione di un modello agricolo in  grado  di preservare  la  biodiversità del  paesaggio  agricolo e  di  garantire la sostenibilità, anche elaborando buone pratiche tese a stimolare le sinergie tra agricoltura e apicoltura, incentivando l’impiego delle tecniche più opportune;
  2. incoraggiare  tutti  gli agricoltori  ad applicare  pratiche agronomiche  in  conformità alla direttiva 2009/128/CE, ad adottare misure agroambientali volte a sostenere la presenza di vegetazione spontanea negli agro-ecosistemi come, ad esempio, la realizzazione di prati con piante mellifere  ai  margini dei  campi  e ad  applicare  un livello avanzato  di  produzione integrata, ricorrendo a metodi di controllo biologico a basso rischio ove possibile;
  3. incoraggiare tutti gli apicoltori ad applicare tecniche idonee a sostenere colonie d’api sane e resilienti che possano consentire di ottenere prodotti salubri e di qualità e al contempo possano offrire all’agricoltura il  supporto necessario  in relazione  all’impollinazione  delle colture agrarie;
  4. accrescere la condivisione tra agricoltori, apicoltori, silvicoltori, scienziati e veterinari di conoscenze e informazioni rilevanti su sistemi avanzati di allarme rapido reciproco, anche riguardo ai periodi di irrorazione e altre applicazioni di insetticidi, la prevenzione e il controllo delle malattie, e i metodi di protezione fitosanitaria che minimizzano il rischio di mortalità degli impollinatori;
  5. Favorire la sottoscrizione di accordi fra le associazioni ed organizzazioni degli apicoltori e produttori  apistici  e quelle  degli  agricoltori e  di  altre organizzazioni  coinvolte  per  il miglioramento          delle produzioni, anche  attraverso percorsi formativi             congiunti sull’impollinazione e il mantenimento dell’equilibrio ecologico e la tutela della biodiversità, nonché il miglioramento delle condizioni di sopravvivenza degli impollinatori nei paesaggi agricoli;
  6. individuare zone di rispetto intorno ad aree di rilevante interesse apistico e agroambientale nelle  quali  siano vietati  trattamenti  con specifici prodotti  fitosanitari alle  specie  arboree, erbacee, sementiere, floreali, odornamentali;
  7. intraprendere  iniziative  per monitorare  e proteggere gli  impollinatori selvatici  diffusi  in ambito regionale;
  8. intraprendere iniziative per proteggere le api mellifere diffuse sul territorio regionale dall’espansione indesiderata di altre sottospecie non autoctone, eventualmente importate per ragioni produttive;
  9. promuovere iniziative educative e di sensibilizzazione finalizzate alla comprensione dello stretto legame sussistente fra api, ambiente, agricoltura e uomo, per stimolare in questo modo l’acquisizione di una mentalità aperta alla comprensione delle profonde connessioni che legano tutte  le componenti ambientali e dell’importanza di un approccio sistemico e responsabile nei confronti dell’ambiente;
  10. Promuovere iniziative  di  educazione alimentare  finalizzate  anche alla conoscenza delle modalità di produzione e delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti derivati dall’apicoltura, e alla  sensibilizzazione  dei cittadini  alla  consapevolezza  degli impatti  ambientali  e sociali delle  proprie  scelte di  consumo,  anche al  fine  di facilitare  l’individuazione  delle frodi, all’importanza dell’acquisto di prodotti di produzione locale;
  11. Concorrere alla realizzazione, presso le istituzioni scolastiche, di percorsi mirati all’adozione di  comportamenti  alimentari sani  e  un consumo  consapevole  del cibo,  nonché  alla consapevolezza   dell’importanza  di una  produzione  alimentare ottenuta  nel  rispetto dell’ambiente e della legalità, e a promuovere il consumo del miele aderendo al progetto “European honeybreakfast“;
  12. valutare  la  possibilità di  elaborare,  in collaborazione  con  i settori  dell’agricoltura  e dell’apicoltura,  un’etichettatura  che dia  risalto  all’attuazione  di un  sistema  produttivo responsabile nei confronti delle api.

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