Stato di Agitazione proclamato dalla Rsu alla LFoundry. «Non c’è un piano dell’azienda per il futuro»

AVEZZANO – LFoundry, è totale “macchina indietro. La Rsu d Stabilimento, il parlamentino dei lavoratori, insomma, ha dichiarato lo stato di agitazione.

Condizioni di lavoro non possibili, mancanza assoluta di investimenti, progetti, prospettive e adesione alle tante possibilità di finanziamento pubblico, con pesanti ricadute occupazionali, sono le basi della protesta.

Una situazione che sembrava non dovesse ripresentarsi e, invece, a distanza di soli tre anni siamo di nuovo al “Via”.

Ecco la diagnosi della Rsu LFoundry di Avezzano:

«Perché tutte le attività strategiche hanno un orizzonte temporale brevissimo e malgrado la fortissima attenzione a numeri e misurabili in genere, la proprietà non riesce ad andare oltre le dichiarazioni di intento puramente raccontate, soprattutto in sede istituzionale?

Perché il numero dipendenti, da quando si è insediata la nuova proprietà, è in continua diminuzione, soprattutto tra le figure con esperienza e alta professionalità?

Siamo a -173 (da 1483 a 1310)

Perché non c’è alcuna forma di accesso a finanziamenti che leghino l’azienda al territorio, riduzione dei costi estrema ed interesse verso le sole forme di finanziamento a recupero pressoché immediato:

  • NO accesso a finanziamenti pubblici
  • NO a piano di formazione davvero efficace e funzionale allo sviluppo di nuove competenze
  • NO contratti di espansione
  • NO alla stabilizzazione degli oltre 200 interinali che ruotano in azienda
  • NO rimpiazzi delle figure tecniche perse
  • NO piano industriale ma solo “intenzioni” industriali
  • NO seguito all’accordo quadro di rilancio dell’attività con attenzione alla riqualificazione
  • SI rimborsi per corsi di formazione
  • SI corsa alla riduzione dei costi e premi solo per alcuni
  • SI aumento dei carichi di lavoro
  • SI uso di Ferie e PAR come strumento di bilancio
  • SI a contratti di fornitura di ogni genere con scadenze le più brevi possibili
  • SI a breve dovremo portarci le tute da clean room da casa
  • SI alla precarizzazione delle figure tecniche

Perché il clima in azienda non è sereno:

  • NO allo smart working
  • NO al premio di risultato concordato
  • NO lavoratori interinali a pari dignità dei “fissi”
  • SI al misero premio aziendale rispetto agli utili
  • SI ai livelli contrattuali fermi
  • SI premi solo per alti livelli, briciole per gli altri
  • SI vieni premiato se rinunci ai tuoi diritti per coprire carenze organizzative
  • SI vengono mortificate le professionalità
  • SI catena di comando repressiva

LFoundry è l’unica azienda che in tempi di Covid non ha aumentato le ore di pulizia anzi, ha chiesto una riduzione dei costi alla cooperativa che fornisce il servizio

Chi può dire di no non lo fa ed è complice. Siamo sicuri che stiamo sicuri?

Per quanto sopra esposto e per i rinvii non motivati degli incontri dichiariamo lo stato di agitazione». La RSU LFoundry Avezzano

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