‘Turismo rurale, turismo lento’: iniziata la full immersion di due giorni
Fagnano Alto. Un nuovo turismo che può e deve conciliarsi con il rispetto per l’ambiente. E’ il ‘Turismo rurale, turismo lento’ che inizia la full immersion di due giorni a Fagnano Alto. Primo appuntamento al San Sebastiano di Corbellino, dove è andato in scena il dibattito – tra istituzioni e operatori turistici – su strategie possibili di sviluppo comune, per un turismo più ricco, unito e al passo coi tempi.
Domani, martedì 19 novembre, la seconda parte del programma, dedicata alla formazione. Gli operatori turistici avranno la possibilità di iscriversi al corso del Digital Coach, Umberto Macchi, “La nuova Economia, promozione e sponsorizzazione al tempo dei Social”. Corso promosso da Pea Informa – Ente di Formazione accreditato dalla Regione Abruzzo, in collaborazione con Il Capoluogo d’Abruzzo.
Questa mattina il convegno della due giorni sul turismo rurale. Ad aprire la tavola rotonda, nell’ambito dell’evento “Turismo Rurale e Turismo Lento” – promosso dal sindaco di Fagnano Alto Francesco D’Amore e finanziato dai Fondi Restart – il vice presidente della Giunta regionale e assessore con delega ai Parchi, Emanuele Imprudente, che ha sottolineato “il sostegno della Regione Abruzzo alle iniziative a carattere turistico, rivolte a promuovere il territorio”.
Relatori del convegno: il senatore Gaetano Quagliariello, esperto di turismo religioso, l’antropologo fisico Gaetano Miranda, il dottor Daniele Toto, responsabile della società di comunicazione Kairos e l’esperto di Blue Economy Gianluca Ranieri. Ha moderato il convegno Roberta Galeotti, direttrice della testata web Il Capoluogo d’Abruzzo. Numerosi gli interventi di amministratori e operatori turistici presenti, che hanno esposto criticità e nuove prospettive di sviluppo.
“Il convegno nasce all’interno del progetto che il Comune di Fagnano Alto ha presentato per il bando Restart. Abbiamo scelto di partire dal confronto per iniziare un cammino comune. L’obiettivo è creare una ricettività diffusa e giungere all’elaborazione di un Brand che racchiuda l’intera proposta turistica di questa parte d’Abruzzo. Dal Gran Sasso all’Altopiano della Rocche, con la Valle dell’Aterno e la Subequana. Per coprire, infine, l’intera regione”, ha spiegato il sindaco di Fagnano Alto, Francesco D’Amore.
Un nuovo turismo che può e deve conciliarsi con il rispetto per l’ambiente. “Un turismo eco-compatibile, che tuteli l’ambiente che lo ospita. Sarà una sfida nella sfida per gli amministratori.Tutto parte dal rigenerare le risorse presenti sul territorio per creare una nuova Economia”, ha spiegato Gianluca Ranieri.
La valorizzazione territoriale passa, anche, attraverso l’ampia realtà dei cammini religiosi. Il cammino di Tommaso, di Francesco, su tutti “il Cammino di Celestino V, che ha le potenzialità per diventare un brand a livello nazionale. Ha un inizio, la Badia di Sulmona, una fine, a L’Aquila con la Basilica di Collemaggio, e un documento storico, la Bolla”, ha illustrato il senatore Quagliariello. “Sfruttiamo al meglio queste risorse e decidiamo una strategia comune che permetta di svilupparle. L’Abruzzo lo merita”.
Il discorso sullo sviluppo turistico non può, però, prescindere da quello legato alle infrastrutture, lo ha sottolineato il dottor Daniele Toto. “Infrastrutture ed energia sono i settori in cui l’Italia è cresciuta meno negli ultimi anni. Perché? In parte a causa della scarsa collaborazione con le realtà esterne da parte delle istituzioni locali. Questo è un gap evidente in Abruzzo, ad esempio. Qui deve agire la politica, intervenendo dove si ravvisano criticità e diventando il tramite per una collaborazione a 360 gradi, che faccia del turismo un sistema di attività collegate”.
Dal turismo del pellegrinaggio al turismo della sagra. “Oggi bisogna stare attenti all’evento singolo, che tende ad allontanare un territorio da un altro. Il campanilismo è nemico di un comune sviluppo turistico – ha sottolineato l’antropologo fisico Gaetano Miranda – Bisogna creare una rete attraverso un lavoro sinergico. Soprattutto è necessario ragionare nell’ottica del pacchetto turistico, aumentando servizi e offerte per il turista”. (fer.mer.)