Un Cioccolatino Storico. Aneddoti e curiosità legati alla festa del 2 giugno

AVEZZANO- Buongiorno carissimi lettori ma soprattutto benvenuti a questo nuovo appuntamento con i racconti del Cioccolatino Storico. 2 giugno, festa della nostra bellissima Repubblica e per tenervi compagnia ci piacerebbe raccontarvi alcuni aneddoti e curiosità legate a tale giornata. Ma ora, bando alle ciance come si sul dire, seguiteci:

Un Paese diviso in due:

Lo scrutinio universale, alla quale parteciparono per la prima volta anche le donne, mostrò chiaramente che l’Italia era divisa effettivamente in due. Nelle Province del Nord, a Roma, a Padova e Cuneo vinse la repubblica. Viceversa nelle province del centro e del sud, ad eccezione di Latina e Trapani, vinse la monarchia. Pensate che la repubblica ottenne il risultato più ampio a Trento, dove conquistò l’85% dei consensi. Viceversa, la monarchia ottenne il risultato migliore a Napoli, con il 79 %dei voti. Tra la scelta Repubblica/Monarchia gli italiani e le italiane votarono anche per eleggere i membri dell’Assemblea costituente: vince la Democrazia Cristiana che ottenne la maggioranza relativa dei 556 deputati, mentre al secondo posto arrivarono i socialisti e i comunisti arrivarono al terzo posto.

La leggenda del broglio:

Nei mesi a seguire, soprattutto negli ambienti filo monarchici, si diffuse la leggenda che nel referendum del 2 giugno ’46 vi fossero stati degli eclatanti brogli elettorali. Ovviamente tale leggenda fu smontata da esperti in materia e da storici assai bravi. Un distacco di quasi due milioni di voti è difficilissimo da creare artificialmente: richiede la complicità di migliaia di persone e lascia dietro di sé una lunghissima scia di prove.

Il pasticciaccio della proclamazione del risultato:

Una volta passata la frenesia da referendum restarono solamente delle evidenti problematiche di natura logistica. La guerra era finita da poco e c’era ancora tanto da ricostruire, anche all’interno dell’organizzazione burocratica.I primi risultati arrivarono il 4 giugno e sembravano dare in vantaggio la monarchia: però, durante la notte e la mattina del 5, la Repubblica passò in netto vantaggio e il 10, la Corte di Cassazione proclamò il risultato: 12 milioni di voti a favore della Repubblica e 10 a favore della monarchia.

Viva Le Repubblica Italiana.

Un Abbraccio Storico

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