Una pagina Facebook per sostenere Pescina candidata Capitale della Cultura 2025

AVEZZANO – Chissà cosa avrebbero pensato e detto Mazarino e Ignazio Silone ad apprendere che Pescina, loro terra natìa, è impegnata in una importante ed avvincente competizione, quella di avvicinamento a “CAPITALE DELLA CULTURA 2025”!

A Pescina infatti, fervono i preparativi per rispondere a tutti gli adempimenti previsti dalla selezione dei finalisti che si svolgerà il 20 e 21 marzo p.v. ad opera del Ministero della Cultura che così espone nel sito dedicato: “I progetti presentati da tutte le città verranno sottoposti alla valutazione di una commissione di sette esperti di chiara fama nella gestione dei beni culturali. La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità”.

Sono 15 le città italiane che hanno presentato il dossier di candidatura, insieme a Pescina anche Agrigento Aosta, Assisi (Perugia) Asti, Bagnoregio (Viterbo) Città Metropolitana di Reggio Calabria, Enna, Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Otranto (Lecce), Peccioli (Pisa), Roccasecca (Frosinone), Spoleto (Perugia), Sulmona (L’Aquila).

Il Presidente e il Copresidente del Comitato Promotore, il Sindaco Mirko Zauri e il rappresentante del Consiglio comunale Vincenzo Parisse con il D.G. Tiziana Cucolo, presidente del Centro Studi Ignazio Silone annunciano l’apertura di una pagina Facebook dedicata a questa straordinaria avventura.

Fulvia Del Grosso, nell’Uffico Staff del Sindaco della Città di Pescina, ha il compito di raccogliere le adesioni e i sostegni che giungeranno all’iniziativa, e diversi già sono arrivati, dalla Marsica, dall’Abruzzo e da personaggi nazionali e internazionali che sostengono Pescina in questa competizione.

L’obiettivo dichiarato dal qualificato e attivissimo comitato promotore è quello di sostenere il Dossier “La Cultura non spopola” e con esso, l’immagine della città di Silone e Mazarino insieme ad altri illustri personaggi che vantano origini pescinesi: lo scultore rinascimentale Giovanni Artusi Canali, detto il Piscina, allievo del grande Gian Loreno Bernini o, arrivando ai nostri giorni, l’onorevole Alfredo Proia, ex padre costituente insieme ad Ignazio Silone e fondatore dell’Anica, Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali che rappresenta l’industria cinematografica.

Ma, non solo scrittori, politici o artisti sono nati a Pescina e hanno fatto grande il nome della Città; si parla anche di registi RAI come Gabriele e Saria Cipollitti, autori del docufilm “Il giovane Silone”, prodotto dalla fondazione Terzo Pilastro Internazionale di Roma o delle dolcezze prodotte all’interno del Parco Sirente Velino e che fanno di Pescina “La Città del Miele” o del meraviglioso scrigno ambientale di biodiversità, di cui il fiume Giovenco è la culla; intorno ad esso si sviluppa un turismo lento, multiforme e di pregio con caratterizzazioni religiose e paesaggistiche affiancate da una tradizione enogastronomica che è egualmente pregiata ed eccellente.

Tutte queste connotazioni hanno consentito che Pescina, con le sue strutture culturali, diventasse Parco Letterario Ignazio Silone, sfoggiando una sfavillante vetrina dei suoi tesori e acquisendo il diritto di diventare Ambasciatore dell’intera regione Abruzzo nonché testimonial delle Aree interne italiane con il Dossier “La Cultura non spopola”.

 Le carenze e i ritardi che hanno riguardato Pescina, ma anche altri diversi territori interni, insieme alla storia e alle tragedie che ha vissuto, non hanno piegato lo spirito combattivo e creativo della sua gente che finalmente ha iniziato a rispondere alla domanda della Fontamara siloniana: Che fare? Con chi?

La risposta non poteva che venire da un altro grande scrittore, pescarese, ma sempre abruzzese, Ennio Flaiano, che nel suo dire, descrive impeccabilmente l’abruzzesità: “…amico, dell’Abruzzo conosco poco; quel poco che ho nel sangue”.