Al Fenaroli di Lanciano, la pittrice artista Benedetta Luciani

L’artista Benedetta Luciani, che si è formata all’Accademia delle Belle Arti di Roma, ha inaugurato presso il foyer del Teatro Fenaroli di Lanciano una mostra dal titolo “Stratosfere”.
L’esposizione resterà aperta fino a giovedì 16 settembre e sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 18 in poi con ingresso contingentato.
Invitati all’inaugurazione, insieme a Massimo Pasqualone, critico d’arte e curatore dell’evento, il pittore e scrittore Juan Carlos, lo scultore e pittore Nicola Granata e la storica dell’arte Eugenia Tabellione.

L’evento è inserito nel Programma “Feste di settembre 2021” con il Patrocinio del Comune di Lanciano.
L’artista, nonostante la giovanissima età, ha tenuto ad agosto, con successo di pubblico, un’altra personale ad Orsogna e ha ricevuto, alla presenza di Vittorio Sgarbi, una menzione speciale al Premio Internazionale Kalos 2021con l’opera “Towards the sun”.
L’artista ha avuto una menzione speciale al Premio “Kalos 2021”
Nelle parole e nella critica di Massimo Pasqualone il successo di questa new entry nel panorama artistico abruzzese e non solo.
«L’artista ha già trovato un suo linguaggio artistico originale.
In molte sue opere si riscontra una particolare creatività che è soprattutto cromatica. Il colore è infatti il primo elemento che colpisce il visitatore della mostra e che trasmette emozioni».

In un altalenante andirivieni tra gioia e tristezza, l’artista comunica i suoi stati d’animo riferiti, più precisamente, agli ultimi due anni e quindi, all’attuale periodo di pandemia, a cui appartengono la maggior parte delle opere.
La tensione in esse presente, manifesta da un lato la proiezione dell’artista verso il dolore e l’infelicità del mondo con le sue problematiche anche ambientali, dall’altro, richiama i sogni dell’artista, le sue aspettative e la sua dimensione onirica della vita.
La stessa Benedetta, ha apertamente dichiarato che la pittura è la sua forma di espressione più autentica per esprimere ciò che sente, ciò che desidera e dunque, per comunicare.
La mano trasferisce sulla tela quello che passa nella testa e che lascia segni indelebili. Grande la soddisfazione di poter esporre presso la propria città e “donare a quanti visiteranno la mostra, un momento di piacevole evasione”.