Per Pescara e D’Annunzio, album di cartoline e annullo filatelico

Oggi, ai tempi di internet e della posta elettronica, un piccolo elemento di carta collata, ormai desueto e fuori moda, assurge invece a magnifico documento per ricostruire il tempo e la memoria di un personaggio, di un luogo, di un paese, di una città.

Ci si riferisce al francobollo che da sempre è un vero oggetto di culto per i collezionisti e gli amanti della filatelia che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa del Comune di Pescara e della Fondazione Genti d’Abruzzo.

Gabriele D’Annunzio

In collaborazione con Poste Italiane hanno dato vita ad un album filatelico unico e prezioso che racconta Pescara attraverso le immagini di otto cartoline storiche che risalgono agli ultimi anni dell’Ottocento e ai primi del Novecento con un annullo speciale dedicato al Gabriele D’Annunzio, il Vate.

L’incontro di presentazione si è tenuto sabato presso la Sala Flaiano e vi hanno partecipato il Sindaco di Pescara, Carlo Masci, il presidente della Regione Lorenzo Sospiri, il presidente della Fondazione Genti d’Abruzzo Emilio Della Cagna e Roberta Sarrantonio per la struttura nazionale di filatelia di Poste Italiane.

Quindi, domenica mattina, presso l’Aurum, l’album è stato mostrato in occasione della giornata conclusiva della III Edizione della Festa della Rivoluzione.

Le otto immagini delle cartoline sono state scelte affinché fosse evidente il legame di D’Annunzio con la città e cosa c’era prima dell’odierna Pescara.

Emilio Della Cagna

Il presidente della Fondazione Emilio Della Cagna ha posto l’accento sull’impegno, profuso dalla Fondazione, verso le iniziative di divulgazione e conservazione del patrimonio culturale abruzzese e che l’album «in particolare si rivolge ad un pubblico che ha un particolare amore per la conservazione, i filatelici, che apprezzano con la stessa consapevolezza la storia e gli eventi del presente, che già vedono proiettati in una dimensione futura. Non solo il valore di oggi, ma quello di domani». 

L’iniziativa si colloca perciò nel lungo filone della formazione di un pubblico consapevole delle sue origini e che dia un solido contributo alla vita sociale della città.

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