Arriva alla Commissione Giustizia del Senato la proposta “Salvatribunali” della Regione Abruzzo. Angelosante: «Un servizio che deve essere vicino ai cittadini»

AVEZZANO – Arriva in Commissione giustizia del Senato la proposta di legge “Salvatribunali” varata dal Consiglio regionale dell’Abruzzo.

«Il DdL di iniziativa del Consiglio regionale, comunicato alla presidenza del Senato il 23 settembre 2020, recante “Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero”, approvato all’unanimità nella massima Assise regionale, inizierà l’iter parlamentare in commissione Giustizia Senato».

Lo dichiara Simone Angelosante, consigliere regionale di Forza Italia e primo firmatario del provvedimento, che aggiunge: «La riforma approvata dal governo Monti, per quanto riguarda la nostra regione, ha lasciato una vasta zona, confinante con Lazio e Molise, totalmente scoperta dai servizi giudiziari e ha concentrato l’amministrazione giudiziaria nei capoluoghi di provincia, L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo.

La geografia giudiziaria deve portare ad un riequilibrio territoriale con il fine di ottenere degli uffici più efficienti e garantire così diversi presidi di legalità nella Marsica e in Abruzzo, infatti, l’obiettivo è quello di aprire la discussione sulla giustizia di prossimità e, quindi, ridisegnare in base a questo principio la mappa dei presidi da lasciare aperti e quelli da riaprire – prosegue Angelosante -.

La riorganizzazione della macchina giudiziaria deve tener conto delle legittime esigenze dei cittadini e non può basarsi sulla ricerca di un presunto risparmio e, quindi, far prevalere i tagli alla spesa sull’efficienza della macchina stessa.

La proposta di legge regionale prevede che siano gli Enti locali a farsi carico delle spese di gestione e manutenzione.

Unitamente al provvedimento abruzzese, arriveranno sul tavolo della Commissione Giustizia anche le proposte della Regione Toscana e della Regione Lombardia. Confido nella pattuglia di parlamentari abruzzesi che,  con forza e convinzione – conclude Angelosante -, sostenga questa proposta concreta che darebbe serenità al nostro sistema giudiziario finendola con il balletto di rinvii e proroghe».