Borracce in tritan agli studenti delle scuole primarie e medie di Avezzano per dire stop al consumo della plastica

AVEZZANO – Borracce in tritan agli studenti delle scuole primarie e medie di Avezzano per dire stop al consumo della plastica.

Ieri mattina il Presidente di Tekneko, Umberto Di Carlo, e la Presidente di Aciam, Annamaria Taccone, hanno iniziato la consegna delle colorate borracce ai ragazzi della scuola primaria “Giuseppe Mazzini” di Avezzano con l’obiettivo di sensibilizzarli a utilizzarle quotidianamente riducendo così l’uso delle bottiglie in plastica.

«Quando venite a scuola, andate a fare sport e altro utilizzate le bottigliette di acqua in plastica e usa e getta – ha spiegato la Taccone ai numerosi bambini presenti – utilizzando queste borracce, invece, limitiamo l’uso della plastica e sicuramente sarà molto meglio per l’ambiente».

Complessivamente Tekneko e Aciam distribuiranno 3.500 borracce ecologiche a tutte le scuole primarie e medie di Avezzano.

Ieri mattina si è partiti dalla scuola Mazzini dove gli studenti hanno mostrato subito molto entusiasmo per questo particolare dono. 

«Voi siete il futuro – ha ricordato ai ragazzi Di Carlo – non inquinare, non lasciare tutta questa plastica che rimane per secoli è molto importante.

È importante che voi siate molto attenti all’ambiente perché l’ambiente è la vostra casa e il vostro futuro. Lo sbaglio fatto per molti anni di commercializzare le bottigliette di acqua usa e getta, che non sono biodegradabili e ora purtroppo riempiono i fiumi e i mari, non deve essere ripetuto da voi».

Tekneko e Aciam hanno già distribuito negli anni a molte scuole della Marsica le bottiglie in tritan con l’intento di ridurre l’uso quotidiano della plastica tra i ragazzi.

«Questo è solo l’inizio – ha affermato Maria Antonietta Dominici, consigliera comunale di Avezzano – per cercare insieme di mantenere pulito l’ambiente in cui viviamo. Mi auguro bambini che dalla prossima estate, quando andrete al parco giochi, porterete la vostra borraccia e getterete i rifiuti nei cestini».

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