“Dialettando in poesia”: domenica a Palazzetto Baviera di Senigallia si festeggia la Giornata Mondiale del Dialetto e delle Lingue Italiane

Il dialetto nasce dentro, è lingua dell’intimità, dell’habitat, “coscienza terrosa” di un popolo, sta all’individuo parlante come la radice all’albero; nasce nella zolla, si nutre nell’humus, si fonde nella pianta stessa. È, insomma, l’anima di un popolo”. – Marcello D’Orta, scrittore

Con la presentazione e la conduzione dell’attore teatrale e dicitore Mauro Pierfederici e i saluti e l’introduzione dei due organizzatori Lorenzo Spurio e Franco Platonico, verrà celebrata a Senigallia, domenica 22 gennaio a partire dalle ore 16:30 presso Palazzetto Baviera, la Giornata Mondiale del Dialetto e delle Lingue Italiane nell’evento DIALETTANDO IN POESIA”.

L’idea di festeggiare i dialetti è da ascrivere all’UNPLI, Associazione delle Pro Loco Italiane, che è stata raccolta dall’Associazione Culturale Euterpe APS di Jesi che ha deciso di ideare e promuovere un incontro interamente dedicato ad alcuni dei numerosi dialetti della regione Marche e non solo. Il Comune di Senigallia e la Provincia di Ancona hanno concesso il patrocinio

Lo studioso di dialetto senigalliese Andrea Scaloni, autore del volume “Grammatica senigalliese” pubblicato in seconda edizione da Ventura Edizioni nel 2014, terrà un breve intervento dal titolo “Il senigalliese tra i dialetti delle Marche Settentrionali”. 

Toccherà poi ai due presentatori, Spurio e Platonico – il primo, critico letterario e Presidente Euterpe APS e l’altro, poeta dialettale e in lingua –  gestire gli interventi di una serie di poeti delle Terre Plurali, le Marche, che daranno lettura di loro componimenti in dialetto; un reading poetico che prevede declamazioni nei diversi dialetti delle Terre Plurali: in senigalliese per Elvio Angeletti, Antonella Brugiatelli, Rolanda Brugiatelli, Antonietta Calcina, Elisabetta Freddi, Letizia Greganti, Marisa Landini, Antonio Maddamma, Mauro Mangialardi, Franco Patonico, Simona Riccialdelli e Maria Pia Silvestrini; in jesino Marinella Cimarelli e Lorenzo Spurio, in chiaravallese Fiorina Piergigli, in anconitano Maria Gabriella Ballarini, Luciano Gennaretti, Marinella Giampieri e Orietta Palanca, in fanese Elvio Grilli, in marottese Daniela Gregorini, in pesarese Emilio Melchiorri, in matelicese Ennio Donati, in versiliese Anna Maria Berni e in messinese Vincenzo Prediletto.

Insieme ai loro componimenti, verranno proposti anche alcuni testi di autori vernacolari marchigiani, ormai non più presenti – la poetessa Cesarina Castignani Piazza (1946-2021), voce del vernacolo anconitano; il poeta e fotografo senigalliese Rino Girolimetti (1924-2001), la maestra e cantora della comunità di Scapezzano Rina Fratini (1930-2021) e Giuseppe Terenzi (1927-2015) indimenticata anima del dettato popolare fabrianese – che verranno letti da loro familiari per ricordarli affettuosamente.

A Leonardo Marcheselli è affidata la lettura di alcuni brani, mentre gli interventi canori saranno a cura di Patrizia Graziosi e quelli musicali a cura di Giovanni Forace.

Le radici linguistiche, insieme a quelle sociali, artistiche, legate alle tradizioni e al  folklore devono essere curate e mantenute vive perché, insieme, costituiscono quel patrimonio culturale la cui memoria costituisce le fondamenta su cui costruire l’oggi e il domani.

INFO:

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