Indagine in tutto l’Abruzzo sulle condizioni di lavoro dei “riders”

L’AQUILA – Lotta al lavoro nero e allo sfruttamento dei più giovani, soprattutto quelli imiegati dalle piattaforme virtuali di distribuzione cibi, da parte dei Carabinieri in tutto l’Abruzzo.

Durante il fine settimana, infatti, i Carabinieri del Comando Tutela Lavoro e di tutti i Comandi provinciali dell’Arma sul territorio nazionale, e quindi anche in Abruzzo, hanno  intervistato oltre mille “riders”, operanti per le principali “piattaforme virtuali“ del “food delivery”, al fine di acquisire informazioni utili alle indagini in corso, delegate all’unita specializzata dell’Arma dalla Procura della Repubblica di Milano, sulla gestione del rapporto di lavoro da parte  delle citate “piattaforme“.

In buona sostanza, si tratta di quei ragazzi che, in sella ai loro motorini o biciclette, qualche volta in auto, a tutta velocità ci portano pranzo, cena, alimentari a domicilio dopo aver fatto la prenotazione dal nostro smartphone. Quali sono le loro condizioni contrattuali? Quali le loro condizioni di lavoro? Come sono assicurati e quali sono le misure di sicurezza sul lavoro che per loro vengono adottate?

A questi interrogativi, ora, si sta cercando di rare risposte concrete. Le attività dei Carabinieri, quindi, si sono svolte su strada e contestualmente in tutte le province ed hanno consentito di “fotografare”, attraverso la voce dei lavoratori e delle condizioni reali constatate sul territorio, le modalità di svolgimento del servizio e le forme di tutela loro garantite, sia sotto il profilo  della sicurezza che sanitario.

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