Parkinson: la nuova diagnostica, le terapie inedite e la rete con il territorio al centro del convegno all’Auditorium Petruzzi di Pescara

PESCARA – Un incontro illuminante per la padronanza dei temi trattati e per gli elementi inediti emersi in fase oratoria.

Il Parkinson e i Parkinsonismi al centro del convegno scientifico di scena a Pescara, all’Auditorium Petruzzi, lo scorso 1 dicembre.

L’evento di natura didattica, accreditato per la formazione continua [7 ECM], ha visto la partecipazione di figure autorevoli in ambito medico, i cui eloqui hanno tracciato nuove prospettive d’urto, di diagnosi e di gestione della patologia neurodegenerativa che affligge in Italia circa 300mila persone.

“La definirei affascinante”, commenta la responsabile scientifica dell’evento, la dott.sa Maria Vittoria De Angelis, Direttore Medico UOC Neurologia D’Urgenza e Stroke Unit, in merito all’aula formativa che ha fatto registrare il pieno di presenze. “Una giornata effettivamente aggiornante, che ha fatto luce su argomenti e risvolti inediti. Io personalmente sono rimasta molto colpita dai nuovi strumenti diagnostici e dalla parte relativa alle terapie, classiche e avanzate. I partecipanti hanno avuto la possibilità di interagire con professionisti di primo livello, forti dell’esperienza maturata in strutture altamente specializzate”.

Gli stessi relatori hanno avuto modo di approfondire la conoscenza di un ambito patologico in continua espansione. Sono stati trattati diffusamente diversi aspetti legati alla malattia: dalla diagnosi alle terapie, alla gestione del paziente.

Interessante infine il focus incentrato sull’importanza della figura dell’infermiere attraverso  l’analisi della relazione di settore; in un contesto clinico tanto complesso, emerge dunque l’importanza dell’approccio quotidiano al paziente. “Dobbiamo riflettere sul dato numerico dei pazienti colpiti dal Parkinson e sulla natura cronica della patologia. Il sostegno al malato deve essere a 360 gradi, deve coinvolgerci tutti”, prosegue la dott.sa De Angelis.

Da qui il concetto chiave di “rete con il territorio”, vero e proprio credo condiviso. Una rete, appunto, articolata sulla comunione di intenti e sulla condivisione del sapere, per garantire al paziente la migliore assistenza possibile.

“E’ fondamentale fare squadra. I diversi centri e strutture dedicate sul territorio devono poter interagire con spirito di miglioramento e di supporto reciproco. Oggi tutte le Asl sul territorio vantano centri specifici in materia di Parkinson, ciascuno guidato da medici autorevoli, come il dottor Tocco (e la stessa dott.ssa De Angelis) a Pescara, la dott.sa Sucapane e il dott. Cerone a L’Aquila, la dott.sa Di Pasquale ad Avezzano, il dottor Cerrone a Teramo e il prof. Onofri a Chieti, il quale, nonostante abbia raggiunto il meritato pensionamento, resta l’autorità per eccellenza in materia di Parkinson nella nostra regione”.