Polemica al vetriolo fra Marsilio-Fd’I e il Sindaco di Tagliacozzo Giovagnorio. Il partito di Marsilio: «Venuto spesso a Tagliacozzo». Replica di Giovagnorio: «Si. Solo per passeggiate di… piacere»

TAGLIACOZZO – Botta e risposta al veleno fra il Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, e il Presidente della Regione Marsilio, con lo stato maggiore di Fratelli d’Italia.

Motivo della contesa sono le affermazioni di Giovagnorio estremamente “critico” sul comportamento dello stesso Marsilio (“Marsilio in cinque anni non è mai stato a Tagliacozzo” ndr) relativamente alle vicende dell’ospedale Umberto I di Tagliacozzo.

Affermazioni rese dal primo cittadino del centro turistico marsicano, come noto, nell’incontro di presentazione del candidato alla Presidenza della Regione per il centrosinistra, Luciano D’Amico.

Alle critiche di Giovagnorio, infatti, non si è fatta attendere la replica di FdI: «Dopo la netta bocciatura ricevuta alle scorse elezioni provinciali, comprendiamo che ora Giovagnorio cerchi una qualche rivalsa e che lo faccia con la parte politica che lo sostenne in quell’increscioso debutto politico, ma lo faccia senza mentire e travisare i fatti – affermano in una nota congiunta, Mario Quaglieri, assessore regionale, Massimo Verrecchia, capogruppo in Consiglio regionale, e Benedetta Fasciani, vice presidente provinciale di FdI -.

Il presidente Marco Marsilio – argomentano – così come l’intera maggioranza, ha costantemente prestato attenzione al nostro territorio e durante il suo mandato è stato a Tagliacozzo in molte occasioni, pubbliche e private, istituzionali ed elettorali.

Tra le partecipazioni di maggiore evidenza pubblica, ricordiamo alla traballante memoria del sindaco, quella per il l 750mo anniversario della battaglia di Tagliacozzo, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Giovagnorio, peraltro, dovrebbe provare a ricordare meglio, visto che non mancò di accogliere il presidente Marsilio con tutti gli onori e tanto di fascia tricolore. Intendiamoci, le aspirazioni politiche del sindaco di Tagliacozzo sono legittime – continuano Quaglieri, Verrecchia e Fasciani – ma le bugie hanno le gambe corte e chi dimostra di non saper preservare corretti rapporti istituzionali dalla contesa politica, rapporti fondati sul rispetto reciproco e sulla leale collaborazione, lo farà a proprio danno minando la propria residuale credibilità e isolando la città, che dovrebbe amministrare, dal contesto istituzionale.

L’invito che rivolgiamo a Giovagnorio – concludono gli esponenti di FdI – è a fare una campagna elettorale corretta. Se proprio vuole dimostrare la propria affidabilità ai suoi alleati, lo faccia entrando nel merito dei problemi, se ne è capace».

Poteva Vincenzo Giovagnorio restare in silenzio davanti a tale atto di accusa? Assolutamente no, non sta proprio nel personaggio.

«Sono al contempo gratificato e colpito che la mia dichiarazione – che confermo – secondo la quale “il presidente in carica, Marco Marsilio, non ha mai visitato Tagliacozzo e non ha mai prestato attenzione alla città” abbia suscitato la veemente difesa di tre big di Fratelli d’Italia, nientedimeno che l’assessore regionale Mario Quaglieri, il capogruppo in Consiglio regionale Massimo Verrecchia e la vice presidente provinciale di F.d.I. Benedetta Fasciani.

Gratificato perché ho piacere che le mie parole siano costantemente attenzionate da esponenti così autorevoli del partito di governo.

Colpito perché è chiaro a tutti che la mia dichiarazione fa riferimento a visite di operatività istituzionale e non a passeggiate di piacere o alla doverosa presenza quando invitai e ricevetti con gli onori dovuti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’osservazione riguardo alla presenza o assenza istituzionale contrasta fortemente poi con l’intervento dei tre che scivolano – come è loro solito – sull’appartenenza partitica dimenticando il loro ruolo istituzionale.

È indegno che un presidente di regione sguinzagli i suoi scagnozzi di partito per tornare ad attaccare un sindaco per simili stupidaggini.

Dovrebbe esserci un ambito di rispetto istituzionale tra presidente, assessori, consiglieri regionali e sindaci, che evidentemente i tre “avvocati difensori” non conoscono.

Tuttavia, data l’inconsistenza e la dannosità della politica di Marsilio e del suo partito su questo territorio è forse un bene che non sia mai venuto.

Nessuna rivalsa poi, da parte del sottoscritto dopo il gratificante risultato del 48% ottenuto nelle passate elezione che mi videro candidato alla presidenza della Provincia, risultato che, lungi dall’essere una “netta bocciatura”, ha preoccupato non poco e ha fatto sudare a freddo la “corazzata” dei partiti di centro-destra i di cui “emissari” si affrettarono, in quel terribile frangente, a “ricomprare” la fiducia di quei tre o quattro amministratori che avrebbero dovuto sostenermi e il cui voto ponderato fece la differenza.

Ricordo, tra l’altro, che uno dei tre “avvocati difensori”, l’assessore Mario Quaglieri, era tra i promotori della mia candidatura a presidente della regione, salvo poi obbedire al “contrordine compagni!” del partito, pena lo sfumare della sua nomina nella giunta regionale.

E di “incresciosi debutti politici” qualcun altro dei tre citati dovrebbe provar vergogna per la propria esperienza o perché mai giunta ad alcun risultato degno di considerazione, o perché giuntovi sempre per puntellamento o supplenza.

Non accetto lezioni di educazione istituzionale da chi non ha saputo preservare i corretti rapporti istituzionali nella contesa politica; rapporti che il sottoscritto ha sempre fondato sul rispetto e sulla leale collaborazione e che almeno l’Assessore Quaglieri e il Consigliere Verrecchia dovrebbero avere, per loro esperienza personale, la decenza, il buon senso e la sincerità di riconoscermi!

Grazie a Dio la Città di Tagliacozzo è sulla bocca di tutti per la buona amministrazione condotta in questi 7 anni e per l’enorme visibilità che ci rende famosi sul Territorio nazionale, forse tutto ciò provoca lo scorno o il dispetto di qualcuno, ma pazienza.

Circa la campagna elettorale i tre “paladini marsiliani” entrino nel merito del declassamento dell’Umberto I di Tagliacozzo da ospedale a stabilimento, entrino nel merito di che fine hanno fatto i 50 milioni di euro del sistema irriguo del fucino, entrino nel merito della mancata velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara, entrino nel merito delle mancate promesse sul mantenimento del Tribunale di Avezzano ecc. ecc. e non perdano tempo a ribattere se Marsilio abbia passeggiato o meno per Piazza dell’Obelisco».