Serata di Gala classe 2005, l’Avis di Luco dei Marsi torna con l’annuale evento dedicato ai diciottenni

LUCO DEI MARSI – Serata di Gala classe 2005, l’Avis di Luco dei Marsi torna con l’annuale evento dedicato ai diciottenni. Come ormai tradizione dal 1991, l’associazione volontari donatori sangue del Comune marsicano è tornata ad organizzare l’evento che, per i diciottenni luchesi, segna una vera e propria tappa all’interno del proprio percorso di crescita. Protagonisti di questa edizione sono stati le ragazze e i ragazzi
della classe 2005. L’evento, nato nell’ormai lontano 1991, nasce con lo scopo di sensibilizzare i giovani sull’importante tema della donazione di sangue.

I festeggiamenti di questa edizione sono iniziati nel primo pomeriggio, presso il Municipio, con i saluti istituzionali del vice sindaco Giorgio Giovannone, il quale ha omaggiato i festeggiati con una copia della carta costituzionale. A seguire, si è tenuta la celebrazione liturgica con la benedizione del parroco Don Giuseppe Ermili presso la chiesa di San Giovanni Battista. La serata si è poi conclusa con i festeggiamenti presso il Ristorante “Angizia”, dove a causa del meteo avverso si è tenuta la sfilata inizialmente programmata in Piazza Umberto I e dove i festeggiati hanno potuto celebrare il loro giorno con un menù a base di prodotti locali.

“Ringrazio tutto il direttivo, in particolare nelle figure del tesoriere Mariano Tribuiani e del segretario Roberto Cambise per l’impegno dedicato per la realizzazione di questo evento –commenta il presidente, Fabrizio Salvati– A nome del direttivo, ringraziamo l’amministrazione comunale e la sindaca Marivera De Rosa per la sempre presente collaborazione e per aver omaggiato i festeggiati di un simbolo così importante come la nostra Costituzione. Un ringraziamento anche al presidente Regionale Avis Abruzzo Guerrino Fosca. In fine -aggiunge Salvati– ringraziamo il Ristorante Angizia per la professionalità e il supporto dimostratici, come ormai da anni, dai preparativi fino alla conclusione dell’evento. Come ricordavo anche nel discorso di apertura della serata: donatori non si nasce, si diventa!”.