Terza pagina. Viaggio in Cina dell’associazione “Una Storia… Tante Storie” sulle orme di Marco Polo

CELANO – Come tanti novelli Marco Polo, sulle orme del viaggiatore veneziano, in cammino sul sentiero della seta, come tanti esploratori estasiati alla vista di una terra sconfinata, ricca di magia e di tradizioni.

E’ con questo spirito di avventura, in omaggio al moto il viaggio lo vivi tre volte “quando lo sogni, quando lo fai e quando lo ricordi”, che l’Associazione culturale “Una storia…tante storie”, con l’attenta, instancabile ed insostituibile guida del prof. Abramo Frigioni, ha organizzato un indimenticabile viaggio turistico-culturale nella Grande Cina.  I quaranta soci partecipanti hanno potuto godere della bellezza di luoghi ricchi di storia e di grandiose metropoli super moderne.

“L’intenso e piacevole tour – come racconta il prof. Abramo Frigioni – ha toccato Shanghai con i suoi suggestivi e imponenti grattacieli, la città vecchia, e il tempio del Buddha di giada; Xi’an con le famosissime 10.000 statue del maestoso esercito dei guerrieri di terracotta; Suzhou definita la citta’ della seta con la visita al museo della produzione della seta e considerata anche la Venezia della Cina con i suoi ponti e canali”. Ma non finisce qui. “Infine – aggiunge Frigioni – la capitale Pechino con la visita della piazza più grande del mondo, piazza Tien an men (porta della pace celeste), simbolo della Cina di ieri e di oggi e il Palazzo imperiale conosciuto come la misteriosa città  proibita, poi ancora il tempio del cielo e la magica visita al monumento più suggestivo e celebre dell’intera Asia:  la grande muraglia cinese”. Il racconto dei protagonisti del viaggio non si ferma qui. “non sono mancati momenti di sana allegria e la scoperta di tipici piatti di gastronomia locale. Fantastici gli spettacoli di musica e danze tradizionali cinesi e l’elettrizzante musicol sulla leggenda del kung fu. Rilassanti le passeggiate ai quartieri musulmani, nei tipici villaggi cinesi, le lunghe, infinite e pittoresche arterie commerciali ricche di colori e fantastiche luminarie”.

Interessante anche la voluminosa testimonianza del viaggio da parte del prof. Mario Di Berardino. Eccone riassunte le prime impressioni: “Grattacieli di diverse forme, adatte alla difesa dai tifoni che periodicamente investono la città, i quali svettano verso l’azzurro del cielo e si riflettono sulle acque del grandioso porto fluviale sul Huang-po; aiuole e fontane adorne con vivi fiori multicolori artisticamente disposti; strade e piazze bene ramazzate notte e giorno da solerti spazzini; uomini della security che si incrociano in ogni angolo e in ogni via; luci vivide, per lo più di color rosso, che si accendono al primo calar della sera, rendendo la città una dimora abitata da fate fiabesche: tutto questo e altro appare a Shanghai, prima tappa del viaggio in Cina. Noi provenienti dalla nostra piccola, lontana e cara Italia, rimaniamo frastornati e attoniti dall’immensità degli spazi che caratterizza piazze, giardini, negozi, alberghi, autostrade fino a 12 corsie, aeroporti”. Il prof. Di Berardino conclude così il suo “diario”: “Siamo entrati anche nella più antica farmacia di Pechino, nella quale abbiamo cercato di trovare una medicina che, somministrata a tutti gli uomini, possa riuscire finalmente a farli vivere tutti, ma proprio tutti, veramente liberi, senza distinzione di razza, di religione e di provenienza”.

Un viaggio nel complesso mondo cinese ed una esperienza di conoscenza che per il gruppo di viaggiatori marsicani rimarrà per sempre impresso nella memoria. Insomma, come ha detto lo scrittore Alfred Mercier “Ciò che si impara in modo piacevole non si dimentica più”. (alcune foto sono tratte dal post Fb di Emanuela di Sanza)

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