Hansel e Gretel e la strada per diventare grandi

Il Piccolo Teatro di Via Quartario accoglierà martedì 4 gennaio alle ore 17:00 lo spettacolo della fiaba di Hansel e Gretel – C’era una volta… una matrigna che abbandonò nel bosco i piccoli Hansel e Gretel.

Lo spettacolo, messo alle scene dalla Cooperativa Fantacadabra, è incluso nell’ambito del Programma Eventi Sulmona Natale 2021 disposto dall’Amministrazione Comunale di Sulmona.

La fiaba e tutto il suo costrutto è una metafora della necessità che i bambini vengano messi in condizione di trovare soluzioni ai problemi che la vita presenta loro.

Nella vita infatti, non sempre si incontrano buone persone o situazioni favorevoli; ma questo non deve scoraggiare la ricerca di una buona strada. Le prove impegnative che i bambini devono superare sono l’anticipazione di ciò che accadrà quando saranno grandi.

I bambini cresciuti a “pane e fiabe” sviluppano di gran lunga una maggior capacità di autonomia e di sapersi cavar d’impaccio rispetto a quelli che si sono nutriti di TV o smartphone. Tutta la simbologia fiabesca – accuratamente scelta dai più famosi autori di fiabe e magistralmente interpretata da grandi psicologi quali Bruno Bettelhiem (scuola freudiana) e Marie Louise Von Franz (di scuola junghiana) – offre ai bambini, utilizzando figure e parole adeguate, un modo per confrontarsi con le paure, spesso inconsapevoli, che li assalgono quali l’abbandono o la paura di essere divorati.

Nello stesso tempo, la fiaba indica un percorso durante il quale assieme alle prove da superare, si costruisce ingegno e fantasia. Il bosco da sempre simboleggia l’ignoto e l’assenza dei grandi; Genera paura ma anche attrazione… si tratta
solo di trovare il modo per entrarne e anche uscirne, appunto i sassolini che permetteranno ai bambini di poter tornare indietro.

Lo spettacolo, attraverso le fantasmagoriche soluzioni proposte di giochi d’ombra e colori di pupazzi, di danze e canzoni eseguite dal vivo, di voci infantili, filo di distanza tra fiaba e realtà, tra piccoli e grandi, sotto l’egida della fantasia, soddisferà i palati fiabeschi più esigenti!

Bravissimi l’ideatore e regista, Mario Fracassi, e gli attori Santo Cicco, Laura Tiberi, Roberto Mascioletti e Martina Di Genova; le creative Antonella Di Camillo e Daniela Verna ai costumi; l’Associazione TELAPINTA ha curato minuziosamente le scenografie e le musiche e le canzoni sono state scritte da Paolo Capodacqua.

Lo spettacolo ha ricevuto il Primo Premio alla IX^ edizione del Festival nazionale di teatro ragazzi della città di Molfetta – TI FIABO E TI RACCONTO – premio “L’Uccellino Azzurro”. La giuria, composta da 18 ragazzi dai 9 ai 13 anni presieduta da Alessandro Laterza, così ha motivato l’assegnazione:
… Hansel e Gretel” eccelle nel restituire la dimensione prima, originaria del teatro inteso come rapporto tra interpretazione attoriale, invenzione registica, costruzione scenografica, e pubblico. La centralità della proposta scenica nelle sue componenti fondamentali continua a sorprendere e sollecitare anche – e soprattutto- la platea dei giovani. La varietà dei toni della recitazione, il gioco delle voci fuori campo, la costruzione della scenografia nel vivo dell’ azione scenica, sono stati gli aspetti più apprezzati sia in sé e per sé che nel loro intreccio fluido ed equilibrato. Tutti questi aspetti, importantissimi, sono certamente alla base del successo di “Hansel e Gretel”, ma non basterebbero a spiegare l’unanime ed entusiastico pronunciamento di tutta la giuria. Il vero segreto, il vero cuore di “Hansel e Gretel” è la capacità di sviluppare nel pubblico una potente reazione emotiva. Nella vicenda fiabesca a tutti nota è stato riconosciuto il racconto di una pluralità di dimensioni emotive ed affettive: la paura dell’abbandono da parte dei genitori, il terrore di perdere e la gioia di ritrovare la casa, la domanda di affetto e attenzione nella sfera familiare. Ha scritto una nostra giurata: “ Lo spettacolo mi ha fatto capire che rapporto ci dovrebbe essere tra genitori e figli. Mi sembrava di essere l’interprete principale.”

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