Provincia L’Aquila. Il Pd: “Siamo all’opposizione di trasformismo e ambiguità”
Il segretario Democratico Piacente stigmatizza la scelta di Roberto Giovagnorio di formare il gruppo “rossonero” Pd-Fratelli d’Italia
L’AQUILA – No all’ambiguità, al trasformismo e alle scelte di comodo. Francesco Piacente non usa mezzi termini e tira dritto per condannare senza appello scelta e motivazioni che hanno rotato il consigliere Roberto Giovagnorio, del Pd, ad unirsi con Gianluca Alfonsi in Consiglio provinciale, e dare vita ad un gruppo “rossonero” denominato PD-Fratelli d’Italia. Una sorta di super compromesso storico all’insegna della marsicanità, se vogliamo trovarci un senso politico. Per Piacente, invece, trattasi di scelta che non trova alcuna giustificazione e sulla quale invoca l’intervento degli organismi di controllo, garanza e disciplina del partito. Cosa, a nostro parere, che dovrebbe tornare un po’ di moda nei partiti italiani insieme a coerenza e correttezza.
“Alle elezioni provinciali il Partito Democratico – scrive Piacente – ha sostenuto il progetto politico di Provincia Unita, un progetto che ha voluto tenere unito il campo del centrosinistra aprendosi al sostegno degli amministratori rappresentativi del territorio. Con un documento votato all’unanimità (un solo voto contrario) dalla assemblea provinciale abbiamo deciso questa linea e su questa linea restiamo. Crediamo che tenere unite le forze, le energie e le istanze del centrosinistra, aperto al contributo di tutti sia un valore. Chi parla di ‘logiche di partito” fa populismo vacuo: e quali sarebbero le logiche giuste? Quelle personali o quelle di gruppi trasversali?” Così, in una nota molto dura, il segretario provinciale del PD Francesco Piacente dopo la recente nascita del gruppo PD-Fratelli d’Italia tra Giovagnorio e Alfonsi,
“Il Partito – riprende Piacente – non risponde di scelte personali arbitrarie. Una cosa sono gli accordi locali, nei piccoli comuni, un’altra il livello provinciale: l’opinione pubblica a questo livello si aspetta segnali di serietà, di identità e chiarezza. Negli anni abbiamo conosciuto fenomeni di trasversalismo che hanno portato solo confusione negli elettori e nei nostri iscritti. Abbiamo conosciuto manovre politiche che sono state raccontate come civiche ma in realtà erano solo ciniche. E questo è ancora più grave se praticato alla vigilia di importanti elezioni comunali – continua Piacente – su Giovagnorio non ho nulla da dire: ci sono organismi politici e di garanzia che hanno il compito di occuparsi della vicenda e lo faranno presto. Mi preme invece dire ai tanti dirigenti, militanti e amministratori seri del nostro partito che restiamo all’opposizione di.ogni manovra trasformistica. La Marsica si difende con la serietà della politica, rappresentando i cittadini e i comuni marsicani nella chiarezza delle posizioni, dando un contributo costruttivo di idee e battaglie per il territorio”-